Null FRANÇOIS I. Lettera firmata "Françoys", controfirmata "Robertet", indirizza…
Descrizione

FRANÇOIS I. Lettera firmata "Françoys", controfirmata "Robertet", indirizzata a Charles Chabot, barone di Jarnac, suo luogotenente a La Rochelle. Houdan, "il secondo giorno di aprile". 1 p. folio, indirizzo al dorso, piccolo foglio manoscritto antico montato su mitra nel margine superiore, bagnatura con piccole perdite di carta che interessano 3 parole. "I escript presentment a ceulx de La Rochelle les lettres que je vous envoiee, leur mandant et enjoignant très estroictement qu'ilz ont a lever et oster toutes les difficultez et differends qu'ilz ont mis en avant, obeissant vous entièrement comme a ma propre personne, E PER QUESTO È NECESSARIO CHE AINSI AFFRONTI L'EMINENTE PERICOLO CHE POTREBBE ARRIVARE A QUESTA CITTA', che è minacciata dai miei nemici più di mille altre nel mio regno [il re evoca qui una possibile incursione inglese], TI CHIEDO E ORDINO......, in quanto persona in cui ho piena e perfetta fiducia, CHE MANTERRAI E CONSIGLIERAI DI FARE TUTTE LE COSE NECESSARIE E NECESSARIE PER IL BENE, LA SICUREZZA E LA CONSERVAZIONE DI QUESTA CITTA', COSTITUENDO GENTILUomini IN QUESTA CITTA' CHE SARANNO ALLEVATI PER IL BAN E IL BACK BAN FINO AL NUMERO DI TRENTA O QUANTI ALLA VOLTA, O IN ALTRI MODI QUALE RITENRAI NECESSARIO E NECESSARIO, per evitare il disprezzo che sarebbe opportuno fare per il mantenimento delle persone pié, che altrimenti sarebbero tenute ad essere presenti, che ha più responsabilità e oneri per le persone di detta città di quanto non avverrà, come capirete, comandando e ordinando inoltre al governatore, al sindaco, al personale, agli assessori e agli abitanti di detta città di fare ciò che dovranno fare, senza alcuna eccezione. Spero che, in relazione al suddetto pericolo, e per la lealtà e l'obbedienza che mi devono, vi obbediscano e facciano interamente ciò che dite loro per il mio servizio, chiedendovi che, se non lo facessero, vi prego di avvertirmi con tutta la diligenza necessaria, in modo che io possa dare gli ordini e le disposizioni del caso...". Avendo goduto a lungo di importanti privilegi per sé e per il suo territorio di Aunis, la città di La Rochelle si dimostrò resistente agli sforzi per riprenderne il controllo da parte del potere reale. Francesco I affidò questo compito al suo rappresentante, il barone di Jarnac, che pose fine al sistema elettivo in vigore fino ad allora dichiarandosi sindaco in perpetuo: ciò provocò una rivolta, che fu duramente repressa. Sempre nel 1541, il re ordinò la fine dell'esenzione dalle gabelle di cui Aunis aveva goduto fino a quel momento, il che portò a una nuova rivolta: il barone di Jarnac non riuscì, nonostante l'appello al bando e alle retrovie della città, a far desistere il barone dalla rivolta.

FRANÇOIS I. Lettera firmata "Françoys", controfirmata "Robertet", indirizzata a Charles Chabot, barone di Jarnac, suo luogotenente a La Rochelle. Houdan, "il secondo giorno di aprile". 1 p. folio, indirizzo al dorso, piccolo foglio manoscritto antico montato su mitra nel margine superiore, bagnatura con piccole perdite di carta che interessano 3 parole. "I escript presentment a ceulx de La Rochelle les lettres que je vous envoiee, leur mandant et enjoignant très estroictement qu'ilz ont a lever et oster toutes les difficultez et differends qu'ilz ont mis en avant, obeissant vous entièrement comme a ma propre personne, E PER QUESTO È NECESSARIO CHE AINSI AFFRONTI L'EMINENTE PERICOLO CHE POTREBBE ARRIVARE A QUESTA CITTA', che è minacciata dai miei nemici più di mille altre nel mio regno [il re evoca qui una possibile incursione inglese], TI CHIEDO E ORDINO......, in quanto persona in cui ho piena e perfetta fiducia, CHE MANTERRAI E CONSIGLIERAI DI FARE TUTTE LE COSE NECESSARIE E NECESSARIE PER IL BENE, LA SICUREZZA E LA CONSERVAZIONE DI QUESTA CITTA', COSTITUENDO GENTILUomini IN QUESTA CITTA' CHE SARANNO ALLEVATI PER IL BAN E IL BACK BAN FINO AL NUMERO DI TRENTA O QUANTI ALLA VOLTA, O IN ALTRI MODI QUALE RITENRAI NECESSARIO E NECESSARIO, per evitare il disprezzo che sarebbe opportuno fare per il mantenimento delle persone pié, che altrimenti sarebbero tenute ad essere presenti, che ha più responsabilità e oneri per le persone di detta città di quanto non avverrà, come capirete, comandando e ordinando inoltre al governatore, al sindaco, al personale, agli assessori e agli abitanti di detta città di fare ciò che dovranno fare, senza alcuna eccezione. Spero che, in relazione al suddetto pericolo, e per la lealtà e l'obbedienza che mi devono, vi obbediscano e facciano interamente ciò che dite loro per il mio servizio, chiedendovi che, se non lo facessero, vi prego di avvertirmi con tutta la diligenza necessaria, in modo che io possa dare gli ordini e le disposizioni del caso...". Avendo goduto a lungo di importanti privilegi per sé e per il suo territorio di Aunis, la città di La Rochelle si dimostrò resistente agli sforzi per riprenderne il controllo da parte del potere reale. Francesco I affidò questo compito al suo rappresentante, il barone di Jarnac, che pose fine al sistema elettivo in vigore fino ad allora dichiarandosi sindaco in perpetuo: ciò provocò una rivolta, che fu duramente repressa. Sempre nel 1541, il re ordinò la fine dell'esenzione dalle gabelle di cui Aunis aveva goduto fino a quel momento, il che portò a una nuova rivolta: il barone di Jarnac non riuscì, nonostante l'appello al bando e alle retrovie della città, a far desistere il barone dalla rivolta.

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