Lucio DEL PEZZO [italiano] (1933-2020)

Giochi, 1971

Scultura in alluminio spaz…
Descrizione

Lucio DEL PEZZO [italiano] (1933-2020) Giochi, 1971 Scultura in alluminio spazzolato e serigrafato, edito da Germain a Parigi Etichetta di edizione sotto la base, firmata con timbro e numerata 17/100 L. 60 x P. 42 x H. 18,4 cm Usurato, leggermente mancante

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Lucio DEL PEZZO [italiano] (1933-2020) Giochi, 1971 Scultura in alluminio spazzolato e serigrafato, edito da Germain a Parigi Etichetta di edizione sotto la base, firmata con timbro e numerata 17/100 L. 60 x P. 42 x H. 18,4 cm Usurato, leggermente mancante

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Gioco arcade con proiettore Super Red Baron (Nutting, 1972) Raro gioco arcade elettromeccanico Super Red Baron, prodotto da Nutting Industries (MCI) e originariamente rilasciato nel 1972. Alloggiato nel suo cabinet originale, di 24″ x 72″ x 30″, con un fantastico design a tema Prima Guerra Mondiale sul pannello inferiore, sul tendone e sui pannelli laterali, che recano meravigliosi ritratti a stencil del Barone Rosso, che assomiglia in modo impressionante al dittatore italiano Benito Mussolini. Il pannello di controllo è stato meticolosamente progettato per riprodurre il cruscotto di un aereo d'epoca, completo di quadranti funzionali per il carburante, oltre a un joystick e a pulsanti che offrono un'autentica esperienza di gioco. L'arcade è stato restaurato professionalmente ed è in ottime condizioni, con graffi e usura minimi. Il gioco funziona all'85% e necessita di regolazioni in diverse aree interne, ma rimane in condizioni di funzionamento, con suoni, luci e azione. L'armadietto è completo al 100% di porte e chiavi ed è dotato di ruote montate sul fondo per facilitarne il trasporto. Uno dei due esemplari conosciuti in collezioni private, questo Super Red Baron arcade è un pezzo eccezionale per qualsiasi collezionista serio o appassionato di giochi arcade retrò. Nel 1971, Dave Nutting costituì una nuova società chiamata Milwaukee Coin Industries. L'attività principale di MCI era la produzione di giochi con schermo di proiezione, rozzi antenati dei giochi a disco laser della metà degli anni '80 che utilizzavano le immagini di un disco o di una striscia di pellicola proiettate su uno schermo per creare uno sfondo realistico per i giochi arcade. MCI pubblicò diversi giochi a proiezione, tra cui Red Baron, un'ispirazione per le sale giochi Red Baron Amusement Center che aprì nel 1972.

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Scuola di Valladolid del XVI secolo. "San Pietro e San Paolo". Coppia di rilievi in legno intagliato. Misure: 106 x 34 cm (ciascuno). Entrambe le placche a rilievo, provenienti da una pala d'altare, rappresentano San Pietro e San Paolo in due nicchie con smerli. La Spagna è, all'inizio del XVI secolo, la nazione europea meglio preparata a ricevere le nuove concezioni umanistiche della vita e dell'arte grazie alle sue condizioni spirituali, politiche ed economiche, anche se dal punto di vista delle forme plastiche il suo adattamento a quelle impiantate dall'Italia fu più lento a causa della necessità di apprendere le nuove tecniche e di modificare il gusto della clientela. La scultura riflette forse meglio di altri campi artistici questa smania di ritorno al mondo classico greco-romano che esalta nei suoi nudi l'individualità dell'uomo, creando un nuovo stile la cui vitalità supera la semplice copia. Ben presto si cominciano a valorizzare l'anatomia, il movimento delle figure, le composizioni con senso della prospettiva e dell'equilibrio, il gioco naturalistico delle pieghe, gli atteggiamenti classici delle figure; ma la forte tradizione gotica mantiene l'espressività come veicolo del profondo senso spiritualistico che informa le nostre migliori sculture rinascimentali. Questa forte e sana tradizione favorisce la continuità della scultura religiosa in legno policromo che accoglie la bellezza formale offerta dall'arte rinascimentale italiana con un senso di equilibrio che evita il suo predominio sul contenuto immateriale che anima le forme. Nei primi anni del secolo, le opere italiane arrivarono nelle nostre terre e alcuni dei nostri scultori si recarono in Italia, dove appresero di persona le nuove norme nei centri più progressisti dell'arte italiana, a Firenze o a Roma, e persino a Napoli. Al loro ritorno, i migliori, come Berruguete, Diego de Siloe e Ordóñez, rivoluzionarono la scultura spagnola attraverso quella castigliana, avanzando persino la nuova derivazione manierista, intellettualizzata e astratta del Cinquecento italiano, quasi contemporaneamente alla produzione italiana.