SAND George (1804-1876).

manoscritto autografo, La Dernière Aldini, [1865]; 192 pagine in-4 (27 x 21 cm) in 3 volumi rilegati di 60, 73 e 61 pagine, in copertina di carta pesante. Adattamento drammatico inedito di un romanzo del 1837. Fu nel luglio-agosto 1865, mentre vegliava il compagno Alexandre Manceau in fin di vita, che Sand scrisse questo adattamento del suo romanzo La Dernière Aldini, pubblicato nel dicembre 1837 sulla Revue des deux mondes. Finisce di scrivere la commedia alla fine di agosto. Dopo i consigli di Dumas fils, rielabora la commedia "saldamente" dal 12 al 29 dicembre. Ma La Rounat, direttore dell'Odéon, lo rifiutò nel gennaio 1866. Il 4, Sand scrive nel suo diario: "Lettera di La Rounat che non vede il successo della commedia e se ne dispiace. E io, dopo tanto lavoro! Ha ragione o torto? Non giudico, mi faccio coraggio". L'opera non è mai stata rappresentata ed è rimasta inedita. Il romanzo racconta la storia di Lélio, un giovane pescatore di Chioggia, innamorato del canto, che diventa gondoliere a Venezia, del suo amore per la signora Bianca Aldini, che, vedova, pensa di sposarlo, ma rinuncia pensando al futuro della figlia Alezia. Dieci anni dopo, famoso tenore al San Carlo di Napoli, Lélio infiamma il cuore di Alezia, la cui madre si è risposata con il principe Grimani. Alezia, "l'ultima Aldini", dovrà rinunciare a questo disadattamento, e Lélio tornerà alla sua vita di artista, non volendo essere "l'amante della madre e il marito della figlia". La commedia riprende questo fatto e questi personaggi. Il manoscritto è in inchiostro blu e presenta numerose e importanti cancellature e correzioni, con passaggi cancellati, e tracce di importanti rielaborazioni, con pagine inserite, e incollature che correggono una versione precedente. In allegato il manoscritto di Alexandre MANCEAU dell'opera teatrale Le Pavé, 1862; 48 pagine in una brossura di 4 pagine. Questo manoscritto è stato elaborato da Manceau dopo il racconto Le Pavé di Sand, pubblicato nella Revue des Deux Mondes del 15 agosto 1861, di cui sono stati incollati nel manoscritto numerosi estratti a stampa. La commedia fu messa in scena il 7 settembre 1861 al piccolo teatro di Nohant, e una versione teatrale rielaborata fu rappresentata per la prima volta al Gymnase il 18 marzo 1862, e pubblicata immediatamente da Michel Lévy, e raccolta nel 1864 nel Théâtre de Nohant. Il presente manoscritto, in inchiostro blu, presenta delle varianti rispetto al testo pubblicato della commedia, essendo le didascalie più sviluppate; Manceau ha inserito all'inizio una lunga e minuziosa descrizione della scenografia, nonché un disegno in inchiostro blu di questa scenografia. La copertina reca questa nota barrata: "Il presente manoscritto, redatto esclusivamente per il regista, dovrà essere restituito al signor Manceau non appena la rappresentazione sarà stata allestita o la copia realizzata". In allegato un quadernetto (21 x 14,5 cm) con il ruolo di Jean Coqueret, tratto dal libretto a stampa della commedia, con alcune annotazioni di Manceau e le battute di Coqueret cerchiate in rosso.