FLAUBERT Gustave (1821-1880). Manoscritto autografo firmato "Gve
Flaubert", Loys…
Descrizione

FLAUBERT Gustave (1821-1880).

manoscritto autografo firmato "Gve Flaubert", Loys XI, dramma, 1838; 88 fogli (31,5 x 22,5 cm) montati su linguette in un volume in folio, rilegato in mezzo marocchino avana con angoli, dorso liscio con titolo dorato, intonso (Canape et Corriez). L'unico manoscritto di questo primo tentativo teatrale del giovane Flaubert. "Questo dramma finito, questa rappresentazione estesa e dominante di un momento importante della storia, è l'opera di uno scolaro di sedici anni e mezzo", come afferma Guy Sagnes, aggiungendo che questo dramma è "indiscutibilmente superiore alle narrazioni storiche che Flaubert aveva composto due anni prima alla maniera di Dumas". Una documentazione seria e prolungata forniva all'immaginazione sempre potente un materiale affidabile, mentre la sua intelligenza appassionata aveva acquisito il senso della storia. Caroline Franklin-Grout, nipote ed ereditiera di Flaubert, ha riassunto questo dramma, di cui possedeva il manoscritto, in un articolo del 1906: "È un quadro del re, della sua corte, della sua lotta contro il duca di Borgogna, del suo incontro con Saint François de Paule e della sua morte a Plessis-les-Tours. Olivier, Tristan, Commines, Coictier sono i personaggi principali; c'è una tenera scena tra il duca di Borgogna e sua figlia Marie, poco prima che venga sconfitto e ucciso sotto le mura di Nancy. L'edizione originale è stata pubblicata da Conard nel 1910. Il manoscritto rimase sconosciuto ai redattori delle OEuvres de jeunesse de La Pléiade. Il frontespizio è datato "febbraio 1838". Il dramma è preceduto da una prefazione datata "sabato sera 3 marzo 1838". Il manoscritto, scritto in corsivo con inchiostro marrone sul recto e sul verso dei fogli numerati da Flaubert ([1] a 85, con due ff. 66), presenta cancellature e correzioni, oltre ad alcuni passaggi cancellati. La commedia è composta da un Prologo (5 scene) e da cinque atti, il quarto dei quali è diviso in due tableaux. Riportiamo il testo introduttivo scritto da Flaubert in testa al suo manoscritto: "Ho finalmente terminato le mie 85 pagine, e sento ora il bisogno di riassumere le impressioni che ho subito durante questi quindici giorni di lavoro e di parto. -Ero profondamente innamorato della fisionomia di Luigi XI che, posto come Giano tra le due metà della storia, ne rifletteva i colori e ne indicava gli orizzonti. Un misto di tragico e di grottesco, di trivialità e di altezzosità, questo volto contrapposto a quello di Carlo il Temerario era allettante, lo ammetterete, per un'immaginazione sedicenne innamorata delle forme severe della storia e del dramma. [...] Man mano che studiavo la sua storia, il dramma vi si fondeva naturalmente, il lavoro dell'immaginazione si svolgeva nel suo, e quando ritenni di aver lavorato abbastanza, cioè di aver letto per due mesi, mi misi al lavoro. Questa è la storia di mio figlio. - Non ha impiegato nove mesi per germogliare e non ha attraversato tutte le fasi fatali dalla talpa all'embrione. Ma ho anche paura, per questo bambino abortito, che non abbia una vita propria e che muoia tra non molto per un flusso toracico dovuto alla mancanza di calore. È una cosa strana scrivere un dramma, pieno di difficoltà e ostacoli, soprattutto un dramma storico. Stringete una grande figura nei limiti di 5 atti, la rimpicciolite e farete ridere"... Provenienza: Caroline Franklin-Grout-Flaubert (nipote di Flaubert); Docteur Lucien-Graux (ex-libris; vendita VIII, 11 dicembre 1958, n° 117 bis). Bibliografia: Flaubert, OEuvres de jeunesse, Bibl. de la Pléiade, t. I, nota di Guy Sagnes, p. 1306-1310.

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