COCTEAU JEAN (1889-1963). MANOSCRITTO autografo "Jean Cocteau", La Lampe d'Aladi…
Descrizione

COCTEAU JEAN (1889-1963).

MANOSCRITTO autografo "Jean Cocteau", La Lampe d'Aladin, [1907-1909]; circa 100 pagine in-4 (per lo più 29 x 22,5 cm); e COPIA corretta; 94 pagine in-4. Prezioso manoscritto di lavoro del primo libro di Jean Cocteau, illustrato con disegni. Il primo libro di Jean Cocteau fu pubblicato nel febbraio 1909 dalla Société d'Éditions. Dopo le 92 poesie, composte tra il 1906 (Cocteau aveva allora sedici anni) e il 1908, la raccolta si conclude con una "fantasia in un atto", Bric-à-Brac, che qui non compare. Il 4 aprile 1908, una matinée organizzata dall'attore De Max rivelò il nome del giovane Cocteau al pubblico parigino, dove Laurent Tailhade elogiò il giovane poeta: "Questa concezione amara, questo pessimismo dell'adolescente spaventato e sollecitato dal dolore di vivere, dà alle poesie di Cocteau un accento molto personale, una distinzione nella malinconia che è estremamente notevole". Il manoscritto autografo contiene 59 poesie, alcune in più stati, in inchiostro nero o violetto, alcune delle quali sono state scritte su fogli di carta pergamena forte e altre in prima stesura su fogli di quaderno scolastico. Sono presenti numerose cancellature e correzioni, nonché varianti rispetto al testo finale. Alcune poesie sono copiate da un'altra mano (probabilmente gli amici René Rocher o Jacques Renaud, qui indicati come R). Comprende 3 frontespizi (il primo datato 1907, gli altri due 1909), poi il testo "Per spiegare il titolo", di cui riportiamo la conclusione: "Ho vagato nella vita oscura con la lampada meravigliosa. Giovane come Aladino ho visto, camminando con timore, gioielli, frutti, barlumi e tenebre - e, con il cuore pieno di illusioni, ho pianto per la difficoltà di portarli alla luce, di offrirli al mondo incredulo. La collezione è organizzata in sei parti. I. I gradini di marmo - "Poi Aladino corse giù per i gradini di marmo"... Le mensonge (copia R); Un bassin ("à Henri de Régnier", Lucie Delarue-Mardrus nell'ed.); Conte; La catastrophe; Dimanche; La soirée douce; Adoration; L'orgue (titolo aggiunto da De Max); Nocturne (2 versioni); Souvenir de l'Ermitage (copia R); [Calme] (in 3 strofe, l'ultima cancellata sulla copia allegata R); Une très jolie toile de l'école Watteau; Sur la mort d'une belle dame (2 versioni); [Les vers]; Portrait (più copia R); Les six muses de ma bibliothèque (2 versioni, la seconda dedicata a Maurice Rostand); Terza Ballata di Chopin "dopo Auberey Beardsley"; Isola Madre; Sinfonia in rosa a Verona (sul retro, schizzo a matita di una poesia su Venezia); Promenade (più copia R); [Affresco] (sul retro, bozza a matita di un testo su Venezia; più copia R); Il Ciondolo (più copia R); In Manner of an Epitaph Venice; In Memory of an Autumn Evening in the Eaden Garden; The Desirous; The Madwoman; The Unconscious; The Fearful. II. Il piedistallo di bronzo - "E vide sul piedistallo di bronzo la lampada accesa"... Offrande ; Le Renard ; Le Satyre ; Psyché ("à René Rocher") ; Le Faune ; L'Âme du Bois (2 versioni, la prima inedita come sonetto, la seconda senza titolo, più una copia R intitolata). III. Gli incubi - "e lo stregone corse al fuoco che non era ancora spento, e vi gettò dentro un po' della polvere d'incenso che aveva con sé, mormorando una formula magica"... Les carillons mélancoliques (più copia R); La Vengeance (id.); Quasimodo; Le vieux monsieur à l'orgue (più copia R); La cendre (id.). IV. Il frutteto miracoloso con disegno (al verso un altro disegno a penna, una caricatura di un uomo a figura intera con baffi lunghi e paglietta, forse una caricatura di Barrès) - "E Aladin, poveretto, non sapeva che i frutti dai colori sconosciuti erano opali, avventurine, cimofane, tormaline, peridoti, jayet e crisoprasi"... Le Secret (2 versioni); Le bon mouvement (28 maggio 1907); Le Rêve; Tes yeux (2 versioni; sul retro della seconda, una nota a matita a un amico: "Vai a trovare Max, ho sentito che si lamenta perché non ci vai - ma non dire che mi vedi sempre, perché si infurierebbe se sapesse che vengo a Parigi senza passare da rue Caumartin"...). V. Il caveau - "E si vide sepolto vivo tra le quattro pareti del caveau pieno di nero e di orrore, nonostante tutto l'oro che conteneva. E singhiozzò a lungo, sopraffatto dal dolore"... Les Façades (3 versioni; sul retro della terza, bozza di un'altra poesia, Le Basset, inedita); Despérance; Prométhée (dedica barrata a Péladan, più copia R); Eros; Les Bruits (più copia R); Les mauvais conseillers. VI Silenzio... - "A questo punto della sua narrazione Schahrazade vide apparire il mattino e, con discrezione, tacque". Le crépuscule (2 versioni) ; Le Soir "à Madame Bréval" ; Symphonie nocturne (2 versioni) ; Les grands soirs tristes (2 versioni)

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