CÉLINE Louis-Ferdinand (1894-1961). Manoscritto autografo, Maudits
Soupirs pour …
Descrizione

CÉLINE Louis-Ferdinand (1894-1961).

manoscritto autografo, Maudits Soupirs pour une autre fois, [1947]; circa 905 pagine in folio (circa 34 x 21 cm) montate su linguette e rilegate in 4 piccoli volumi in folio, più un volume di cartelle annotate, tutta pelle di squalo, tavole nere, dorso e angoli in quattro colori diversi per ogni volume (blu per il 1°, verde per il 2°, tan per il 3° e rosso per il 4°); dorsi lisci con cuciture a vista, carte finali in nabuk in colori assortiti, cofanetti per ogni volume in scatola grigio-topo con titolo (J. de Gonet 2007). Versione iniziale dei primi due volumi di Féerie pour une autre fois, e bozza incompiuta di un seguito, tutti splendidamente realizzati dal rilegatore Jean de Gonet. Maudits soupirs pour une autre fois presenta una versione preliminare di Féerie pour une autre fois (pubblicata nel 1952 da Gallimard, seguita dalla seconda parte intitolata infine Normance, pubblicata nel 1954), più un seguito rimasto incompiuto. Il testo, concepito in carcere già nell'agosto 1946 (con il titolo Au vent des maudits soupirs pour une autre fois), fu elaborato in Danimarca nel corso del 1947. Céline inizia rievocando i ricordi degli ultimi mesi trascorsi a Montmartre, nel suo appartamento di Rue Girardon, prima dell'esilio; riceve la visita di Clémence Arlon, venuta a firmare libri; e vaga con la mente attraverso questa Montmartre che ama e dove ha tanti amici, che sfilano qui; vaga anche attraverso i suoi ricordi: l'infanzia, la guerra.... poi iniziano i bombardamenti e Céline deve preparare la partenza; si rifugia da amici nel cimitero... Il testo di Maudits soupirs pour une autre fois è stato pubblicato per la prima volta nel 1985 da Gallimard, a cura di Henri Godard, e ristampato nel 2007 nella raccolta l'Imaginaire; una trascrizione riveduta e completata sarà riportata nel volume IV dei Romani della Bibliothèque de la Pléiade, come le versioni B e B' di Féerie pour une autre fois (p. 680- 858 e 963-1027). Il manoscritto autografo è di 905 pagine, con numerosi apici e numeri apicali; è ampiamente corretto, con quasi diecimila correzioni. I dettagli dei quattro volumi sono riportati di seguito. I. 294 pagine su 169 fogli, in inchiostro nero e blu. Numerazione autografa continua 1-139 bis. Quasi 300 aggiunte. II. 180 pagine su 177 fogli (di cui 3 scritti r°-v°), compresa una bozza di lettera interamente cancellata sul v° della 1° pagina numerata 139 ter. Numerazione autografa da 139 ter a 1635. 35 aggiunte. III. 216 pagine su 166 fogli in inchiostro blu (compresa 1 pagina di calcoli al v° di p. 16612). Numerazione autografa da 1636 a 238. 60 aggiunte. IV. 215 pagine su 166 fogli in inchiostro blu, tra cui 7 bozze di lettere e diversi fogli interamente cancellati. Numerazione autografa da 239 a 400. 170 aggiunte. Volume "Cartelle di lavoro": 5 grandi cartelle di cartone con alette (37 x 26,5 cm), di cui due arancioni e tre bistro, numerate da 1 a 5 a matita nell'angolo superiore destro. Sulla copertina della cartella 1: una striscia di adesivo trasparente con la scritta "1 a 132", un'altra sul lembo verticale interno con la scritta "fuori catalogo" e ricoperta da numerose annotazioni, parole o frasi isolate. Sulla copertina della cartella 2: numerose scritte autografe (imbrication, ramassis, crapules, charcutier, ecc.), e nell'angolo inferiore una citazione di Socrate: "Chi usa termini impropri danneggia le anime". Sulla copertina della cartella 3: a matita grande "2° succo di frutta in travaglio", le parole "chaloupée", "imbrication", "imbriquées" e il numero "4" su una striscia di adesivo. Sulla copertina della cartella 4: numerose scritte autografe, parole e citazioni, la scritta "sventrato" in rosso su una striscia di adesivo a croce sul bordo superiore e "Boulot I" in rosso su una striscia di adesivo al centro della copertina. Numerose citazioni sul verso e sulle alette. Sulla copertina della cartella 5: numerose citazioni e sull'aletta verticale interna "Job 2" in rosso su una striscia adesiva. - Cartella in cartoncino marrone con l'iscrizione "1 to 67, 108, 132" a matita rossa e "travail" in inchiostro nero, la data "9 nov." e una citazione di Talleyrand: "Il faut se faire de la nécessité honneur"; sul verso della copertina superiore l'indirizzo "A. Merçais 37 av. du Président Roosevelt Paris 8e". Cartella in cartoncino grigio-marrone con alette ricoperte da numerose iscrizioni autografe (parole o gruppi di parole). Riportiamo l'inizio del testo: "Ecco Clémence Arlon. Abbiamo la stessa età, più o meno. Lei non viene a trovarmi spesso, e nemmeno suo marito. L'accompagna il figlio Pierre, un ragazzo magro e brufoloso, studente di legge. Non si siede, si appoggia al muro. Guarda sua madre e poi mi osserva, senza sfrontatezza, ma senza benevolenza.

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CÉLINE Louis-Ferdinand (1894-1961).

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