APOLLINAIRE Guillaume (1880-1918).

MANOSCRITTO autografo "Guillaume Apollinaire", La Vie anecdotique, [marzo 1911]; 6 pagine grandi in-8. Prima delle cronache de La Vie anecdotique che Apollinaire pubblicò nel Mercure de France. È stato pubblicato con lo pseudonimo di "Montade" nel numero del 1° aprile 1911; per la stampa è stato utilizzato il manoscritto, con cancellature e correzioni; in alto è stato aggiunto un sommario in inchiostro blu. Questa cronaca inizia con questa affermazione: "Amo gli uomini non per ciò che li unisce, ma per ciò che li divide, e dei cuori voglio sapere soprattutto ciò che li rode". Il primo passaggio riguarda Jules Romains: "Dal mio primo incontro con Jules Romains e mentre si accumulavano le ragioni letterarie che avrebbero potuto tenerci lontani, è nata una simpatia che ci ha avvicinati. Mi è stato detto che deriva dal fatto che siamo della stessa data [16 agosto]. È il giorno più romantico dell'anno, da cui lo pseudonimo di Romani, mentre io stesso sono nato a Roma. Poi evoca il 90° compleanno del principe reggente di Baviera, prima di parlare di antisemitismo, in occasione di una manifestazione: "Davanti a noi c'era un vecchio che [...] si abbandonava a una manovra che mi sembrava la più strana del mondo. Con un pezzo del suo cappotto simulò una figura che poi mi disse essere una testa d'asino e insistette per mostrarla al signore ebreo che, imbarazzato per la sua presenza, si ritirò discretamente dopo pochi minuti. Vedendo che se ne andava, il vecchio rise forte e mi disse: "Se n'è andato, se n'è andato! È il vecchio gesto dell'antisemitismo francese. Nel 1850 gli scolari lo facevano ancora con i loro amici ebrei. Non l'ho mai dimenticato [...] scappano alla vista della testa dell'asino"... Poi Apollinaire attacca Émile FAGUET (il nome, scritto per esteso sul manoscritto, è stato stampato F...): "M. Faguet scrive volentieri secondo un abbozzo portatogli dal suo editore. All'Accademico non resta che amplificarlo. [Questo è l'inizio della divisione del lavoro in letteratura".