Null (Corti) ARAGON, Louis: Une vague de rêves. Parigi: Hors commerce, 1924. Vol…
Descrizione

(Corti) ARAGON, Louis: Une vague de rêves. Parigi: Hors commerce, 1924. Volume quadrato in 8° in brossura con copertina stampata. Non rifilato. EDIZIONE ORIGINALE, molto rara, separata e in piccolo numero, del numero 2 della Revue Commerce, arricchita da una lettera autografa firmata da Louis Aragon sul falso titolo. Piccole lentiggini estremamente rare. BUONA EDIZIONE di questo manifesto del surrealismo pubblicato poco prima di quello di Breton.

(Corti) ARAGON, Louis: Une vague de rêves. Parigi: Hors commerce, 1924. Volume quadrato in 8° in brossura con copertina stampata. Non rifilato. EDIZIONE ORIGINALE, molto rara, separata e in piccolo numero, del numero 2 della Revue Commerce, arricchita da una lettera autografa firmata da Louis Aragon sul falso titolo. Piccole lentiggini estremamente rare. BUONA EDIZIONE di questo manifesto del surrealismo pubblicato poco prima di quello di Breton.

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Louis ARAGON (1897-1982). Manoscritto autografo, firmato in alto, Aragon vous parle: d'un voyage en France, [1960]; 6 pagine in-4 con cancellature e correzioni. Evocazione della Francia e della sua storia in relazione al viaggio di Kruscev (marzo 1960). Aragon parla di tutto ciò che avrebbe voluto mostrare a Kruscev... "Non si può conoscere un Paese solo dai suoi paesaggi, o dal puro spettacolo della sua energia industriale, per esempio. Soprattutto un Paese come il nostro. La Francia è il singolare risultato, in questo momento in Europa, di forze contraddittorie, di lotte secolari, di grandi disgrazie e di grandi sogni. In un territorio limitato offre forse più contrasti, più diversità di qualsiasi altro Paese al mondo [...], il paesaggio cambia a ogni curva della strada". Aragon ha programmato prima alcune passeggiate a Parigi, la Parigi della storia e la Parigi dei pittori... Poi il Pont du Gard, Avignone, la Normandia, Digione, Reims, Bordeaux, Lione, Roncisvalle, Nizza, Lilla; la Francia del Maquis... Era un quadro pieno di storia e di emozioni che Aragona voleva consegnare a Krusciov, "affinché, avendo sentito dove batte il cuore profondo del nostro Paese, avendo toccato le sue ferite [...], vi ritornasse.... tornasse al suo popolo con il senso della nostra umanità, e con la certezza che una nazione così spesso lacerata, il cui suolo è stato così spesso invaso, non può che desiderare la pace, al di là di ogni mercanteggiamento e di ogni gioco di alleanze, una pace fatta per tutto il futuro, per la gioventù, gli amanti e le canzoni".