Joseph VERNET
* JOSEPH VERNET
(AVIGNONE 1714 - PARIGI 1789)
IL MATTINO
Tela.
97 x 132 cm
Firmato e datato in basso a sinistra Joseph Vernet / 1753.
Provenienza :
Collezione Ralph Howard, Abbazia di Shelton, Irlanda;
Vendita Conte di Wicklow, Abbazia di Shelton, Arklow (Me
Allen, Townsend,
Clarke Delahunt), 16 ottobre - 3 novembre 1950, n. 1647;
Vendita anonima, Londra, Sotheby's, 20 giugno 1951, n° 66, riprodotto;
Chez Cailleux, Parigi;
Vendita anonima, Parigi, Drouot Montaigne (Mes Ader, Picard et Tajan),
22 novembre 1987, n. 33, riprodotto.
Bibliografia:
L. Lagrange, Joseph Vernet e la pittura nel XVIII secolo
siècle, Parigi, 1864, n° C. 129 ;
F. Ingersoll-Smouse, Joseph Vernet, Parigi, 1926, vol. 1, ai numeri 393-396;
Catalogo della mostra Le siècle de Louis XV: peinture française de 1710-1774,
Toledo, Chicago, Ottawa, 1975-1976, citata come n°111 (avviso di Pierre
Rosenberg);
Catalogo della mostra Claude-Joseph Vernet, Kenwood, 1976, citato sotto
N. 49 (nota di Philip Conisbee).
Il nostro quadro è una delle prime immagini che Vernet dipinse al suo ritorno a
il suo ritorno in Francia, a Marsiglia o ad Aix, nel 1753.
Fa parte di una commissione di cinque dipinti di
Ralph Howard (1726 - 1786) nel 1752. Nel 1751, come tutti i
nobile britannico, decise di fare il Grand Tour e andò a
Italia, dove visitò dapprima Torino, Firenze e Roma, che lasciò nel 1752.
nel 1752, prima di recarsi a Venezia e Milano. Al suo ritorno,
Ralph Howard divenne un politico irlandese. Fu eletto nel 1761
Membro del Parlamento per la contea di Wicklow prima di essere nominata
Consiglio d'Irlanda nel maggio 1770. Divenne barone Clonmore il
Clonmore il 12 luglio 1776 e visconte Wicklow nel giugno 1785.
Fu un grande mecenate soprattutto dei pittori inglesi, ma anche di quelli italiani.
pittori italiani e stranieri residenti a Roma, si rivolse a James Russel come intermediario
James Russel come intermediario per seguire le sue commissioni.
commissioni. Tra gli artisti che ha sollecitato ci sono
Joshua Reynolds, Richard Wilson e Pompeo Batoni
che ne dipinse il ritratto nel 1752 (ora nella collezione J. B.
Speed Art Museum, Louisville, cfr. A. M. Clark, Pompeo Batoni,
Oxford, 1985, n. 165, riprodotto alla pl. 155). È a Roma che ha
ha chiesto a Joseph Vernet una Veduta di Tivoli e la serie di
delle Quattro Parti del Giorno: Mattina, sera (conservato nel libro di Toledo
Museo d'Arte), Mezzogiorno e Notte (ora perduto e non incluso nel
non incluso nella vendita di Shelton Abbey).
Joseph Vernet si trasferì in Italia nel 1734, stabilendosi a Roma
e viaggiava regolarmente nel Paese, in particolare a Napoli
dove ha trovato ispirazione per i suoi numerosi paesaggi marini.
Il suo matrimonio con Virginia Parker nel 1745 gli permise, tramite il suocero Mark, di
tramite il suocero Mark Parker, a lavorare regolarmente per la British
di lavorare regolarmente per una clientela britannica presente in Italia nell'ambito del Grand Tour.
nell'ambito del Grand Tour. Vernet rimase a Roma fino
1753, prima di tornare in Francia per iniziare i lavori per il
sulla serie di vedute dei porti di Francia commissionata da
commissionato da Luigi XV. Questa serie di quindici dipinti rappresenta i porti di
Marsiglia, Bandol, Tolone, Antibes, Sète, Bordeaux, Bayonne, La Rochelle
Rochelle, Rochefort e Dieppe. Ha iniziato questa serie con il porto di Marsiglia e ha approfittato della
porto di Marsiglia e ha approfittato del suo soggiorno nel sud della Francia per
di Francia per dipingere la serie delle Quattro parti del giorno nell'aprile del 1753.
del giorno dell'aprile 1753 dai documenti conservati dal Conte di Wicklow
di Wicklow (cfr. P. Conisbee, opus cit. supra). Nel 1753 Vernet era al
1753, all'apice del suo talento e della sua fama, fu un pittore obbligato del
del Grand Tour e solo una formidabile commissione da parte del
il re di Francia avrebbe potuto fargli lasciare Roma.
Infine, rimandiamo al commento di Pierre Rosenberg su
Il commento di Rosenberg su Le Soir nel Museo d'Arte di Toledo, il
del nostro dipinto, quando è stato esposto a Ottawa nel 1976:
"È uno di quei magnifici esercizi di pura immaginazione, senza
senza alcun collegamento diretto con un sito noto, alla maniera di Claude, dove il
sul mare e nelle vele delle navi sono rese con un'accuratezza di osservazione
con una precisione di osservazione che confonde. Vernet gioca
il contrasto tra il primo piano e le sagome dei pescatori
e l'immensa distesa del mare e del cielo, che si fondono l'uno con l'altro
come nei maestri olandesi dei secoli precedenti.