Null VESPASIANO (69-79)
Sesterzio. Roma (80). Colpito sotto Tito.
Vespasiano sed…
Descrizione

VESPASIANO (69-79) Sesterzio. Roma (80). Colpito sotto Tito. Vespasiano seduto su una quadriga di elefanti a destra, montati da quattro mahout. R/ Legenda S.C. C. 205 (25 f. oro). R.I.C. 143. Provenienza: Hôtel Drouot, Parigi, 22 maggio 1995, n°288. Patina marrone-verde. Raro. Copia molto bella.

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VESPASIANO (69-79) Sesterzio. Roma (80). Colpito sotto Tito. Vespasiano seduto su una quadriga di elefanti a destra, montati da quattro mahout. R/ Legenda S.C. C. 205 (25 f. oro). R.I.C. 143. Provenienza: Hôtel Drouot, Parigi, 22 maggio 1995, n°288. Patina marrone-verde. Raro. Copia molto bella.

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GIUGLIEMO PUGI (Fiesole, 1850-1915), "Il rapimento dei sabini". Marmo. Presenta difetti e restauri. Firmato. Misure: 46 x 14 x 18 cm. Il gruppo scultoreo posto su una semplice base è composto da due figure maschili e una femminile, in alto, secondo una marcata linea "serpentinata", consueta in alcune opere del Rinascimento italiano. L'opera raffigura l'episodio della mitologia classica in cui le donne sabine vengono rapite dai fondatori della città di Roma durante un banchetto organizzato da Romolo; in seguito, il leggendario re sabino Tito Tazio dichiara guerra a Roma, ma le stesse donne, già sposate e con figli, intervengono per impedire il massacro, facendo desistere ogni lotta e ottenendo la pace e la collaborazione tra i due popoli. Il presente lavoro si ispira a un'opera del Giambologna, realizzata nel 1589 per la collezione ducale della Loggia di Piazza della Signoria a Firenze e trasferita nel 2008 alla Galleria dell'Accademia (al posto dell'originale una copia). Tuttavia, in entrambe le sculture è possibile apprezzare una serie di modifiche che sono state apportate a questa scultura per renderla più conforme ai gusti del Neoclassicismo dell'Ottocento. Guglielmo Pugi era uno scultore italiano con bottega a Firenze. Insieme ai suoi figli, Gino e Fiorenzo, operò con il nome di Guglielmo Pugi e Figli, e i figli furono poi conosciuti come Fratelli G. e F. Pugi. L'opera di Guglielmo Pugi, tipica dell'Art Nouveau, è caratterizzata dall'intaglio diretto su alabastro e marmo di Carrara (prevalentemente bianco o venato). Come azienda erano presenti all'Esposizione Universale di Buffalo del 1901 ed esposero al Palazzo delle Manifatture dell'Esposizione Universale di St. Louis del 1904. Alcune delle loro sculture si trovano ancora nei parchi di Buffalo. Presenta difetti e restauri.