Deslyons,J. Jean. Traitez singuliers et nouveaux contre le paganisme du roy-boit…
Descrizione

Deslyons,J.

Jean. Traitez singuliers et nouveaux contre le paganisme du roy-boit. Le I. Du Ieusue ancien de l'Eglise Catholique la Veille des Roys. Le II. De la Royauté des Saturnales remise & contrefaite par les Chretiens charnels et cette Feste. Le III. De la Superstition du Phoebé, ou de la sottise du Febué. A messieurs les theologaux de toutes les Eglises de France. Ouvrage utile aux curez, aux predicateurs, & au peuple. 3 parti in 1 volume. Parigi, C. Savreux M. DC. LXX. (1670). Cl.-8°. [56], 346 pp., 1 w. OLdr. con etichetta dorata sul dorso e floreale dorata sul dorso (un po' sfregato e danneggiato). Analecta Biblion II, 310 s. Bitting 122, Dinaux I, 320, Höfer XIII, 839, Oberlé Fastes 496, Simon, Gastr. 485, Vicaire 272 - Prima edizione. - Importante seconda opera dello storico francese. Importante seconda opera dello storico francese sui banchetti festivi alla vigilia delle cerimonie di incoronazione dei re francesi. Re. Deslyons esamina la tradizione delle feste della nobiltà fin dall'antichità. Il libro è un'edizione ampliata del "Discours ecclesiastiques contre le paganisme des Roys de la Feve et du Roy-Boit" (Parigi 1664). - "C'est en vain que le savant Deslyons s'autorise, pour les temps anciens, de St. Augustin, dei vescovi d'Africa e, per i tempi moderni, di Stappleton, Colveneres, Barthélémy Pierre e di tutti i docenti della celebre facoltà di Douai, non possiamo concepire l'indignazione profonda che provoca in lui il nostro banchetto di gala dei re, con le sue patatine Le Roy boit, la sua fève royale e il suo innocente portamento. Tant de sainte fureur pour si peu ... Che la tradizione popolare che ha perpetuato presso di noi questo canto gioioso trovi la sua fonte in alcune cerimonie del paganesimo, può darsi; ma c'è un motivo per cui si possa fare? Nel secondo capitolo, che è altrettanto saporito e più divertente da leggere... Secondo Luciano, Macrobo, Ateniese, Orazio, Giovanni, Marziale e Tacito, la nostra festa del re è un'evoluzione poco dissimulata dei Saturnali... Nel terzo capitolo, il testo si sofferma sulle indagini etimologiche relative alla fève du gâteau des rois. Vient-elle du motif Phoebus ou de Faba ou d'éphèbe à cause de l'enfant qui tire le gâteau? Deslyons adopte l'étymologie de faba en quoi nous lui donnons toute raison" (A. F. L. Marquis du Roure in Analecta Biblion). - Deslyons "si oppone violentemente alle cerimonie dei Roys de la Feve et du Roy-Boit e stabilisce che la vigilia dell'Epifania, come altre feste, era consacrata alla preghiera e non alla gioia e ai banchetti". Nel secondo discorso cerca di riformare i festeggiamenti e di sopprimere la festa come un'orgia, simile ai Saturnalia degli antichi" (Bitting 122 su "Discours..."). - J. Deslyons (1615-1700) fu decano e dottore in teologia alla Sorbona. - N.d.T., tutto il testo un po' brunito e occasionalmente leggermente brunito, buona copia rilegata con decoro.

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Deslyons,J.

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