COCTEAU, Jean. Le Requiem. Parigi, Gallimard, [1962].
In-4 [234 x 187] di 173 pp…
Descrizione

COCTEAU, Jean.

Le Requiem. Parigi, Gallimard, [1962]. In-4 [234 x 187] di 173 pp, (3) ff. l'ultimo in bianco: brossura, in una cartella in marocchino blu con dorso piatto e custodia firmata Boichot. Prima edizione: 125 copie numerate. UNO DEI 25 ESEMPLARI SU PERGAMENA AZZURRA DELLE PAPETERIES DUJARDIN. Questa raccolta sorprendentemente ampia (più di 4.000 versi) è una sorta di testamento poetico, un fiume d'inchiostro, scrive Pierre Bergé, "sul quale, anemico Sigfrido, Cocteau intraprende una deriva eroica di diverse settimane". Una saga retrospettiva, stenografata più che scritta, Le Requiem richiederà una paziente decifrazione. Si presenta come una teca incrostata di pietre disparate (...) Cocteau ha rifiutato di usare la punteggiatura, che sarebbe come i baffi disegnati dai galoppini su un busto. Disposte come panchine lungo tutto il poema, le "soste" permettono di sedersi e di lasciare gli occhiali esterni per quelli della memoria". SUPERBIO INVIATO AUTOGRAFICO: a // Pierre Bergé [in evidenza] // Mio P ierre // So bene che bisogna portare // la propria croce - la mia è pesante. // Ti mando questo fiume in cui // si sputa. Te la mando su // una delle copie blu per // dirti la mia tenerezza. // Jean // * // 1962 La dedica, molto commovente, fu scritta pochi mesi prima della morte di Cocteau. Piccolo strappo alla base del dorso; bordi della copertina leggermente ingialliti. Bergé, Album Cocteau, Pléiade, 2006, pp. 326 e 339 - Brenner, Histoire de la littérature française de 1940 à nos jours, Fayard, 1978, p. 119: "Il coronamento della sua opera e della sua vita.

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COCTEAU, Jean.

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