APOLLINAIRE, Guillaume.

Il poeta assassinato. Paris, L'Édition, Bibliothèque des curieux, 1916. In-12 [186 x 115] di 316 pp, (1) pagina bianca : marocchino blu giansenista, dorso liscio, bordi dorati sui testimoni, copertina e dorso conservati, cartella con dorso e fasce di copertina in marocchino blu, custodia (J.-P. Miguet) Prima edizione. Raccolta di sedici racconti, decorata con un ritratto dell'autore di André Rouveyre e una composizione di Cappiello in copertina: è dedicata al poeta René Dalize. COPIA ARRICCHITA DA UNA LETTERA AUTOGRAFA DI APOLLINAIRE A LAURENT TAILHADE E DA TRE CARTOLINE AUTOGRAFE INDIRIZZATE A JEAN MOLLET. Nella bella lettera indirizzata a Laurent Tailhade il 4 novembre 1916, Apollinaire evoca L'Hérésiarque, che dice essere il suo "miglior libro in prosa", gli Arétin e gli Alcools, nonché il suo rapporto con i cubisti. (Lettera autografa firmata, 3 pp. 1/2 in-8 su carta intestata dell'Ospedale Governativo Italiano; busta allegata) Le tre cartoline, indirizzate al grande amico di Apollinaire, il patafisico Jean Mollet (1877-1964), sono datate rispettivamente 21 giugno 1915, 30 giugno 1915 e 25 febbraio 1916. Lo informa delle notizie dal fronte. Il destinatario aveva fondato nel 1903 con Guillaume Apollinaire e André Salmon Le Festin d'Esope. Bella copia in marocchino di Miguet. Dorso leggermente sbiadito.