Descrizione

MAN RAY (1890-1976)

Les mannequins de l'Exposition internationale du surréalisme, galerie des Beaux Arts, Paris, 1938 12 stampe originali alla gelatina d'argento Circa 12 x 9 cm ciascuna Modelli dell'Esposizione Internazionale del Surrealismo, Galleria delle Belle Arti, Parigi, 1938 12 stampe originali alla gelatina d'argento Circa 4,73 x 3,55 pollici. ciascuna Nota: Nell'inverno del 1938, l'Esposizione Internazionale del Surrealismo si tenne alla Galerie des Beaux-arts di Parigi. Nel corridoio, trasformato in una "strada surrealista", sono stati installati contro il muro sedici manichini vestiti dagli artisti. Questi manichini sono oggetti surrealisti a metà strada tra l'animato e l'inanimato. Man Ray ricopre il suo con lampadine, mentre il corpo è lasciato nudo tranne che per i fianchi, che sono circondati da un nastro con la scritta "adieu foulard". Le perle di vetro agli angoli degli occhi e sotto le ascelle ricordano Lacrime (lotto 128): "Ho lasciato il mio manichino nudo, con lacrime di vetro sul viso e bolle di sapone di vetro nei capelli". Nell'inverno del 1938, alla Galerie des Beaux-arts di Parigi, si tiene l'Esposizione Internazionale del Surrealismo. Nel corridoio, trasformato in una "strada surrealista", sedici manichini vestiti dagli artisti sono stati installati contro una parete. Questi manichini sono oggetti surrealisti a metà strada tra l'animato e l'inanimato. Man Ray li incoronò con lampadine, mentre il corpo fu lasciato nudo tranne che per i fianchi, circondato da un nastro con la scritta "sciarpa d'addio". Le perle di vetro poste agli angoli degli occhi e sotto le braccia evocano l'opera Lacrime (lotto n°128): "Ho lasciato il mio manichino nudo, con lacrime di vetro sul viso e bolle di sapone di vetro tra i capelli" Provenienza: Collection Edmonde et Lucien Treillard, Paris Bibliografia: - London Bulletin, aprile 1938, n°1, p.18 - J.-H. Martin, R. Krauss and B. Hermann, Man Ray, catalogo ragionato, Sculptures et objets, Objets de mon affection, Paris, Philippe Sers, 1983, n°61 p.149, ill. p.64 - Merry Foresta, Perpetual Motif: the art of Man Ray, Washington, Gallimard, 1988, p. 269 - Man Ray, retrospettiva fotografica, Tokyo, Osaka, Kyoto, 1996-1997, pp. 132-135 (queste copie) - Man Ray, Art Gallery of New South Wales, Sydney, Queensland Art Gallery, Brisbane, National Gallery of Victoria, Melbourne, 2004, ill. pp. 94-95 (queste copie) - Ronny van de Velde, Man Ray, 1890-1976, Anversa, Albin Michel, 1994, n°88 - E. de l'Ecotais, K. Ware, Man Ray, Taschen, 2001, pag.91 - V. Dehò, Man Ray magie, Damiani, 2005, pp. 132-139 - Man Ray et la mode, Marsiglia, Parigi, 2020, p.19 - Man Ray em Paris, Centro Cultural Banco do Brasil, São Paulo, Belo Horizonte, 2019-2020, pp.458-461 (queste copie)

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MAN RAY (1890-1976)

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Wilhelm Freddie, nato Christian Frederik Wilhelm Carlsen (Copenaghen, 1909 - Copenaghen, 1995) Den himmelske og jordiske kærlighed, (L'amore celeste e terreno), maggio 1941 Olio su tavola Firmato e datato in basso a destra "freddie - maj - 41". Controfirmato, datato, intitolato e annotato sul retro dall'artista "Den himmelske og jordiske kærlighed Wilhelm Freddie - 1941". Iscrizione a matita dell'artista sul retro: "L'Exposition internationale du surréalisme, Galerie Maeght, Paris, 1947". Indstillet Museer : Aarhus 1941 Odense 1942 Galerie Schwarz Milano 1960". 27,5 x 21 cm Provenienza : - Il surrealista danese Vilhelm Bjerke-Petersen, acquisito direttamente dall'artista tramite scambio. - Ex collezione di Arne Mankowitz, Stoccolma - Galerie 1900-2000, Parigi - Collezione Geneviève e Jean-Paul Kahn, Parigi Mostre : - Aarhus, Ovenlyssalen, 1941: "Freddie. Surréalisme", descritta nel catalogo al n. 43 n.p. - Odense, Vestergade 68, 1941: "Freddie. Surréalisme", catalogo n. 43 n.p. - Stoccolma, Galerie Sankt Lucas, 1946: "Sommerütställning", catalogo n. 28. - Londra, ACORIS. The Surrealist Art Center, 1972: "Where has Freddie been?", in catalogo a p. 15. - Norrköpings Konstmuseum, Norrköping, 1986: "Wilhelm Freddie och Sverige", riprodotto nel catalogo al n. 13, pag. 35 Si ringraziano la signora Kisten Degel del Louisiana Museum of Art, la signora Dorthe Aagesen dello Staten Museum for Kunst e il signor Birger Raben-Kov per aver contribuito a confermare l'autenticità di quest'opera. Nota: questo dipinto non è stato incluso nelle mostre alla Galerie Maeght nel 1947, né alla Galerie Schwarz nel 1960, come indicato sul retro dell'opera dall'artista.