MALLARMÉ (Stéphane). Pagine. Bruxelles, Edmond Deman, 1891. Grande in-8, brossur…
Descrizione

MALLARMÉ (Stéphane).

Pagine. Bruxelles, Edmond Deman, 1891. Grande in-8, brossura, cartella e cofanetto in marocchino rosso antico (Devauchelle). In parte prima edizione, con una bellissima incisione di Auguste Renoir sul frontespizio. Questa incisione è una delle prime realizzate da Renoir, che non era molto sensibile a questa modalità espressiva (cfr. François Chapon, Le Peintre et le livre, p. 25). Per questo libro, originariamente intitolato Le Tiroir de laque, Mallarmé aveva previsto una ricca illustrazione e aveva scelto mirabilmente i suoi illustratori: J.-L. Brown, Degas, Renoir, Berthe Morisot e forse anche Monet. Brown avrebbe dovuto realizzare la copertina, "come una delle più belle persone di Parigi", Degas probabilmente una ballerina, per illustrare le pagine sul balletto (ma non abbiamo nulla di preciso), Berthe Morisot "Le Nénuphar blanc" e Monet "La Gloire". Tutti alla fine declinarono, dopo tentativi più o meno estesi, tranne Renoir: una bella incisione di un nudo opulento con capelli fluenti evoca nel frontespizio "Le Phénomène futur" (cfr. Mallarmé, Correspondance, 1969, t. III, p. 10). Uno dei 50 esemplari su japon, gli unici che contengono il frontespizio di Renoir in doppio stato.

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[Eugène DEMOLDER - Tre contemporanei. Bruxelles, Deman, 1901. Raro e affascinante manoscritto della sezione dedicata a Félicien Rops nell'opera del genero Eugène Demolder: "Trois contemporains", pubblicata da Deman nel 1901. Il manoscritto contiene brani stampati, ritagliati e incollati, e altri manoscritti, talvolta con correzioni, cancellature e barrature, L'opera è particolarmente elogiativa nei confronti del lavoro di Félicien Rops, come ad esempio la "lastra maestro" di Rops: L'experte en dentelles, un'acquaforte giudicata "così ardente di vita, nonostante la fisionomia pacifica del soggetto, come quando Rops graffia il rame per far emergere qualche sguardo sadico in una ragazza parigina" o i paragoni fatti tra il lavoro di Rops e quello di maestri come Rembrandt o Goya. L'autore dedica anche alcuni passaggi ad alcune opere di Rops presenti in celebri collezioni come quelle di M. Edmond Deman o al più bel dipinto di Rops secondo l'autore: Paysage Ardennais nella collezione del poeta Edmond Haraucourt. Da notare i passaggi molto esaustivi riguardanti il lavoro del "maestro femminista" Rops sul nudo, che l'autore collega alla sua passione per l'orticoltura. Alcune pagine sono piegate e sono presenti strappi e piccole lacerazioni che interessano solo in minima parte i passaggi del testo, oltre a cancellature, barrature, correzioni, passaggi manoscritti intervallati da passaggi stampati e incollati (alcuni passaggi stampati sono corretti a penna), annotazioni e didascalie ("in corsivo" o "XXX" "composto" ecc.) che mostrano la progressione della scrittura, della composizione e dell'impaginazione dell'autore. Il manoscritto ha un totale di 16 pagine, numerate da 37 a 52. Si tratta di un pezzo particolarmente toccante, data la grande ammirazione di Eugène Demolder per Rops, padre della sua compagna e allo stesso tempo immenso artista e personalità del suo tempo. Provenienza: questo manoscritto proviene da un'ampia raccolta di documenti, tra cui lettere e manoscritti, rinvenuti direttamente nella casa nella demi-lune, dove l'artista visse a lungo con le due sorelle sarte Léontine e Aurélie Duluc.