PASTEUR (Louis). Journal des Savants. 1850. Articolo Chevreul. Manoscritto autog…
Descrizione

PASTEUR (Louis).

Journal des Savants. 1850. Articolo Chevreul. Manoscritto autografo, [ca. 1860], 8 pagine in-12 (181 x 115 mm), in una moderna cartella nera in mezza marocchina. Note critiche molto interessanti sulla fermentazione, che uniscono i nomi di Van Helmont, Chevreul e Pasteur. Pasteur riassume qui l'articolo del famoso chimico Eugène Chevreul (1786-1889) su Van Helmont, pubblicato nel 1850 sul Journal des Savants. Il medico e chimico belga Van Helmont (1557-1644), autore dell'Ortus Medicinæ (1648), fu infatti, nonostante le sue teorie fisiologiche molto discutibili, un grande pioniere, che studiò i gas e scoprì il succo gastrico. Pasteur, leggendo Chevreul, andò dritto a ciò che lo interessava per la propria ricerca: i fermenti e la fermentazione. Dal 1857 fino almeno al 1868, studiò successivamente la fermentazione lattica, alcolica e acetica. In queste note di lettura, riassume punto per punto l'articolo di Chevreul, in modo molto preciso, e termina sottolineando alcune stranezze o errori del medico belga. Chevreul ci ricorda innanzitutto che Van Helmont è stato il primo a dare ai fermenti l'importanza che è stata loro attribuita nell'economia dei corpi viventi, così come in quella dei minerali. Egli illustra poi tutto ciò che si conosce sulla fermentazione e afferma che Van Helmont è stato un vero innovatore. Spiega le sue deduzioni a partire dai fenomeni di fermentazione che aveva osservato, in particolare la lievitazione della farina che fa lievitare la pasta, che diventa essa stessa lievito, da cui la definizione di fermento: qualsiasi corpo che ne converte un altro nella sua stessa materia. Van Helmont giunse a distinguere tra gli archei e i fermenti: gli uni, un unico principio identico ovunque, che agisce nel corpo; gli altri, più generali, che agiscono al di fuori di esso; da questo punto in poi, fu portato a mettere in relazione la causa delle azioni molecolari al di fuori della materia dell'acqua, e da questa concezione nacquero gli archei. Aggiungiamo che il fermento, un agente più generale degli archei, era un'altra conseguenza della stessa idea. Van Helmont studiò poi la fermentazione della birra e il ruolo dei fermenti nel sangue dell'uomo: Van Helmont, colpito dall'idea che l'uomo adulto produce una quantità di sangue al giorno che ammonta a 7 o 10 once, senza che il peso di quest'uomo aumenti, attribuisce a vari fermenti la facoltà di trasformare questo sangue in materia evaporabile [...]. Proseguendo questo studio, Pasteur esamina con Chevreul le due classi di fermenti distinte da Van Helmont: uno, inalterabile, che è un essere formale creato fin dall'inizio sotto forma di luce, disposto nei luoghi in cui Dio ha voluto che ci fossero semi, e adatto allo sviluppo dei corpi; l'altro, alterabile e distruttibile, che si sviluppa con i semi prodotti da individui della stessa specie, e al quale Van Helmont attribuisce ancora l'effetto di una proprietà che chiama virtù fermentativa, che accompagna il seme durante la sua formazione, e scompare o muore non appena il lavoro è completato. Arriva agli odori di fermentazione, ai quali dà ruoli molto strani. Pasteur riporta poi due esperimenti molto curiosi condotti da Van Helmont e notati da Chevreul: scorpioni nati da basilico schiacciato e topi da chicchi di grano! Nell'ultima pagina, trae le proprie conclusioni, piuttosto critiche, su Van Helmont: Lo scopo principale di M. Chevreul è quello di dimostrare che Van Helmont era impregnato del metodo a priori, che i suoi esperimenti erano fatti esclusivamente non per illuminarsi cercando verità di cui non era a conoscenza, ma per sostenere opinioni concepite a priori che voleva stabilire come verità, anche se molte di esse erano errori. Una prova curiosa, aggiunge Pasteur, è che Van Helmont sosteneva che il primo giorno della creazione fosse in realtà solo il secondo, perché, contando solo due elementi, l'aria e l'acqua, il suo sistema richiedeva che fossero stati creati prima di tutti gli altri corpi. Questa analisi critica è un documento prezioso sui metodi di lavoro di Pasteur.

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PASTEUR (Louis).

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