ANTON GIULIO BRAGAGLIA (1890–1960) ANTON GIULIO BRAGAGLIA (1890-1960) | 'Il viol…
Descrizione

ANTON GIULIO BRAGAGLIA (1890–1960)

ANTON GIULIO BRAGAGLIA (1890-1960) | 'Il violoncellista', 1913 | Stampa d'epoca in argento, color seppia, carta semiopaca a doppia grammatura su cartoncino originale 34,5 x 31 cm, in ottimo stato di conservazione 16,9 x 19,2 cm Firma autografa del fotografo "Bragaglia ROMA" nell'immagine in basso a sinistra, timbro del suo nome pittorico in inchiostro verde sul retro della stampa, etichetta "Servizio Fotografico del teatro degli indipendenti, Via Avignonesi N. 8, Roma 104" sul retro. 8, Roma 104" sul retro del supporto originale LETTERATURA Norbert Nobis (a cura di), Der Lärm der Straße. Italienischer Futurismus 1909-1918, cat. Sprengel Museum Hannover 2001, p. 315. Verso la fine del 1910, Anton Giulio Bragaglia e suo fratello minore Arturo iniziarono a sviluppare una tecnica fotografica volta a catturare sequenze di movimento in lunghe esposizioni. Poco dopo, egli pubblicò la relativa teoria in un manifesto innovativo: come contributo all'avanguardia futurista, il "Fotodinamismo" non intendeva analizzare il movimento (come la cronofotografia di Marey o le esposizioni multiple di Muybridge), ma rendere giustizia al valore estetico della traccia del movimento e registrare così vibrazioni non visibili nella percezione dei processi reali. Con la raffigurazione di un violoncellista che suona, l'artista si riferisce anche alla musica e quindi a una forma di espressione performativa di grande interesse per il Futurismo. La stampa originale di rilevanza museale è un raro pezzo da collezione proveniente da una collezione privata italiana. Verso la fine del 1910 Anton Giulio Bragaglia iniziò con il suo giovane fratello Arturo a sviluppare una tecnica fotografica che prevedeva l'inserimento di immagini di gruppo nelle fotografie di Langzeitbelichtungen. Poco tempo dopo ha pubblicato la sua teoria in un manifesto di grande successo: Als Beitrag zur futuristischen Avantgarde sollte der 'Fotodinamismo' nicht Bewegung analysieren (wie Mareys Chronofotografie oder Muybridges Mehrfachbelichtungen), sondern dem ästhetischen Wert der Bewegungsspur gerecht werden und damit Schwingungen aufzeichnen, die in der visuellen Wahrnehmung realer Abläufe nicht sichtbar sind. Mit der Darstellung eines Cellisten beim Spiel bezieht er sich auch auf die Musik, und damit auf eine performative Ausdrucksform, die für den Futurismus von eminentem Interesse war. L'Originalabzug von musealem Rang è un raro Sammlerstück da un privato italiano.

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