Charles-Guillaume WINCKELSEN (1812 - Charenton, 1871)

CONSOLE BOULLE MARQUET Parigi, periodo Napoleone III, tra il 1860 e il 1867 Ebano su telaio di quercia; intarsio di ottone e peltro; bronzo dorato H. 104 cm, L. 118 cm, P. 35 cm BIBLIOGRAFIA Christopher Payne, Paris, la quintessence du meuble au XIXe siècle, ed. Monelle Hayot, 2018, il nostro mobile riprodotto p. 554 Quando realizza questa console, Charles-Guillaume Winckelsen lavora come "ebanista di ogni genere" nella sua bottega di rue Saint Louis, nel Marais. Vi rimase dal 1860 al 1867. Questo è stato il suo periodo migliore. Nel 1865, espose un armadio in stile Boulle ispirato a un modello del Louvre e progettato per il Mobilier National, che lo prestò al museo per l'occasione. La nostra console è sulla stessa linea. Si ispira alla base di una coppia di armadi di André-Charles Boulle, ora al Louvre (fig. 1). Negli anni 1860, questi armadi hanno arredato il Palazzo di Saint-Cloud. Erano stati trasformati da Louis-Philippe in una coppia di mobili con un'altezza d'appoggio e una coppia di console. Charles-Guillaume Winckelsen usò una delle sue console con quattro foderi decorati con teste d'ariete come modello per la sua, adattata al gusto dell'epoca con il suo piano rialzato e due ripiani di cavallo sottolineati da fregi geometrici in intarsio di peltro su uno sfondo di ebano. Per la cesellatura dei suoi bronzi, Charles-Guillaume Winckelsen impiegò Joseph Nicolas Langlois, il miglior cesellatore di Parigi, capace di rendere la struttura e lo spessore del pelo dell'animale. Il modello di questi bronzi fu acquistato da Linke nel 1894 insieme ad altri oggetti della bottega di Henri Dasson, il successore di Winckelsen. Linke li ha usati per fare una copia degli armadi di Boulle che erano appena stati riportati al loro stato originale dopo essere stati depositati presso il Mobilier national (fi g. 2). La nostra console è quindi un pezzo di revival Boulle di altissima qualità.