Null CAMERARIUS (Gioacchino). Eklekta Georgika, sive opuscula quædam de re rusti…
Descrizione

CAMERARIUS (Gioacchino). Eklekta Georgika, sive opuscula quædam de re rustica. Norimberga, Paul Kaufmann, 1596. In-12, marocchino marrone, armi al centro, spina dorsale costolata, decorata con un numero ed emblema ripetuto in oro (Legatura dell'epoca). 239 pp. Rara prima edizione di questa raccolta di estratti da antichi testi sull'agricoltura: raccoglie prima proverbi e frasi, poi consigli pratici. Dopo le lettere di Alberti Lolius, Enea Sylvius, e il poema di L. Bonamici, finisce con un interessante catalogo di autori antichi e moderni che hanno scritto su questo argomento. È illustrato in fine con un grande piatto pieghevole in xilografia che rappresenta, in antico bassorilievo, un'allegoria zodiacale del ciclo della natura. Camerarius (1534-1598), filosofo e medico, fondò l'Accademia di Medicina a Norimberga; appassionato botanico, creò un giardino di riferimento con specie rare e preziose e acquistò l'importante biblioteca botanica di Gessner. È l'autore di una magnifica e famosa collezione di 400 emblemi ispirati alla storia naturale. Una copia molto preziosa che porta le armi e la cifra del presidente Jacques-Auguste de Thou (1553-1617) e di Marie de Barbançon, sua prima moglie (Olivier, pl. 216-5). Appartenne allora a: Étienne de Meaux (ex-libris armorié Bibliotheca de Meaux), signore di Châtillon nato nel 1660, primo presidente del presidio di Mâcon - ad A. L. Simon, specialista in gastronomia ed enologia (n° 52 della sua vendita) - e al collezionista Kilian Fritsch (ex-libris, 1993, n° 66). Restauri discreti alla legatura, una mascella incrinata. Simon, Bacchica, II, 122 - Simon, Gastr., 279 - Oberlé, Bach, 66 (questa copia).

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CAMERARIUS (Gioacchino). Eklekta Georgika, sive opuscula quædam de re rustica. Norimberga, Paul Kaufmann, 1596. In-12, marocchino marrone, armi al centro, spina dorsale costolata, decorata con un numero ed emblema ripetuto in oro (Legatura dell'epoca). 239 pp. Rara prima edizione di questa raccolta di estratti da antichi testi sull'agricoltura: raccoglie prima proverbi e frasi, poi consigli pratici. Dopo le lettere di Alberti Lolius, Enea Sylvius, e il poema di L. Bonamici, finisce con un interessante catalogo di autori antichi e moderni che hanno scritto su questo argomento. È illustrato in fine con un grande piatto pieghevole in xilografia che rappresenta, in antico bassorilievo, un'allegoria zodiacale del ciclo della natura. Camerarius (1534-1598), filosofo e medico, fondò l'Accademia di Medicina a Norimberga; appassionato botanico, creò un giardino di riferimento con specie rare e preziose e acquistò l'importante biblioteca botanica di Gessner. È l'autore di una magnifica e famosa collezione di 400 emblemi ispirati alla storia naturale. Una copia molto preziosa che porta le armi e la cifra del presidente Jacques-Auguste de Thou (1553-1617) e di Marie de Barbançon, sua prima moglie (Olivier, pl. 216-5). Appartenne allora a: Étienne de Meaux (ex-libris armorié Bibliotheca de Meaux), signore di Châtillon nato nel 1660, primo presidente del presidio di Mâcon - ad A. L. Simon, specialista in gastronomia ed enologia (n° 52 della sua vendita) - e al collezionista Kilian Fritsch (ex-libris, 1993, n° 66). Restauri discreti alla legatura, una mascella incrinata. Simon, Bacchica, II, 122 - Simon, Gastr., 279 - Oberlé, Bach, 66 (questa copia).

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