Ad Reinhardt

Ad Reinhardt Senza titolo (pittura nera) 1954 Olio su tela 127,5 x 51 cm. Incorniciato. Firmato e datato "Ad REINHARDT 1954" o "Ad Reinhardt 1954" sul retro del telaio. - Restaurata professionalmente. Provenienza Collezione privata, Nord Reno-Westfalia; Lempertz, Colonia, 2.12.2005, lotto 451a; Collezione privata, Nord Reno-Westfalia Mostre Bottrop 2010/2011 (Josef Albers Museum Quadrat Bottrop), Ad Reinhardt, Letzte Bilder, Ausst.Kat.Nr.57 mit Farbabb. Leverkusen 1961 (Städtisches Museum, Schloss Morsbroich), Ad Reinhardt, Francesco Lo Savio, Jef Verheyen, catalogo della mostra n. 165 (con adesivo sul retro) Ad Reinhardt è probabilmente il più intransigente degli artisti astratti della Scuola di New York. In uno sviluppo rigoroso, ha progressivamente semplificato i suoi dipinti sia formalmente che in termini di contrasti di colore. Di conseguenza, a metà degli anni Cinquanta arrivò ai suoi "Black Paintings", opere monocromatiche con un vocabolario formale minimalista di barre verticali e orizzontali sovrapposte di sole sfumature gradualmente variabili di nero. L'artista continuò questa serie di "Black Paintings" fino alla sua morte nel 1967. "La sua arte era un processo di riduzione la cui dinamica logica portava al nichilismo e a quel punto, a metà degli anni Cinquanta, quando poteva dire: Io dipingo gli ultimi quadri che qualcuno potrà mai dipingere". Questa semplicità minima era molto più estrema e iconoclasta delle astrazioni di Still, Newman e Rothko, alle quali l'arte di Reinhardt può certamente essere paragonata. Ha anche descritto i suoi misteriosi dipinti neri come i primi dipinti che non potevano essere fraintesi". (Nick Wadley, in: Ad Reinhardt, exh. Cat. Marlborough Fine Art, Art Cologne, Colonia 1998, p.4).