Emil Schumacher

Emil Schumacher Melan 1961 Olio su tela 117 x 89 cm. Incorniciato con modanature da studio. Firmato e datato 'Schumacher 61'. Intitolato 'Melan' e con freccia direzionale e indicazione sul retro della barella. Provenienza Galleria La Medusa, Roma (con etichetta sul retro); Sotheby's, Londra, 26.10.2000, lotto 205; Collezione privata, Nord Reno-Westfalia Mostre Lignano 1970 (Biennale Internazionale D'Arte 2), Artisti Austriaci Svizzeri Tedeschi, Operanti in Italia dal 1945 al 1970 (con adesivo sul retro) Sao Paulo 1963 (Exposição Alemã), VII Bienal de Sao Paulo Brasil, Emil Schumacher, cat. mostra n. 7 (con adesivo sul retro) Roma 1962 (Galleria La Medusa), Emil Schumacher, No.189 (con adesivo sul retro). "Dopo le prime macchie che macchiano la tela, che le tolgono il carattere di repellente intoccabilità, c'è già qualcosa che gioca tra approccio e conoscenza, sensazione e riflessione. Quando arriva una terza o una quarta cosa, l'innocenza se ne va. Allora mi trovo in un processo al quale devo subordinarmi, per così dire, la volontà non è più così importante. Il bisogno di fare qualcosa è più forte di tutte le intenzioni! Il processo di lavoro che ora si è impadronito di lui non è soggetto esclusivamente alla sua volontà, non è sostenuto solo da decisioni intellettuali, ma si svolge secondo le sue proprie leggi. I colori catturano le forme, i segni esigono i colori - lasciandomi trasportare, vinco il mio quadro", ecco come Schumacher vive il processo di ricerca di un quadro, in cui lui, come artista, lascia che il processo di creazione avvenga quasi passivamente. Così dipingo una forma, aggiungo una linea, oppongo un movimento a un contromovimento, lo gratto via, lascio che la tela risplenda lì, una macchia pastosa qui, come la sento e la penso, senza essere in grado di spiegare perché". La composizione nasce dall'interazione di linee e colori, di segni e forme". (Ernst-Gerhard Güse (ed.), Emil Schumacher, Das Erlebnis des Unbekannten, Ostfildern 2012, p.75).