Alexej von Jawlensky

Alexei von Jawlensky Grande natura morta: Natura morta su sfondo nero, vetro chiaro con rose rosa e rosse 1937 Olio su cartone da pittura. 43,5 x 26,7 cm. Incorniciato. In basso a sinistra appena leggibile monogramma in nero 'A.J.'. Firmato sul retro 'A. Jawlensky" e datato due volte "1937". - Con piccoli ritocchi isolati. M. Jawlensky/Pieroni-Jawlensky/A. Jawlensky 2216 Provenienza Proprietà dell'artista; Lisa Kümmel, Wiesbaden; collezione privata Germania; Galerie Thomas, Monaco, acquisita nel 1978; collezione privata Sassonia-Anhalt Mostre Monaco 1978 (Galerie Thomas), Alexej von Jawlensky. Opere sconosciute, cat. No. 88, con illustrazione a colori p. 68 La 'Grande natura morta' qui offerta, con fiori luminosi contro un fondo scuro, è caratterizzata da una delicata triade di toni rossi, rosa e gialli. La riduzione della forma con pennellate brevi e ampie è caratteristica dell'artista. Come scrisse in una lettera a Galka Scheyer nel 1937, Jawlensky si preoccupava nelle sue nature morte floreali di riprodurre ciò che vedeva e allo stesso tempo ciò che vedeva la sua anima (cfr. M. Jawlensky/Pieroni-Jawlensky/A. Jawlensky, Alexej von Jawlensky. Catalogue Raisonné of the Oil Paintings, Volume Three 1934 - 1937, p. 13). Insieme alle sue famose "Teste astratte" e le "Meditazioni" che ne sono scaturite, le nature morte di fiori di Alexei von Jawlensky hanno annunciato la sua ultima grande fase creativa. Mentre appaiono piuttosto sporadicamente nella sua opera prima del 1934, l'artista dà loro un ruolo centrale nella seconda metà degli anni trenta. Simile alle sue "Variazioni", che hanno il loro punto di partenza nella vista dalla finestra della sua casa a St. Prex, Jawlensky ricorre ai vasi di fiori sul davanzale della finestra del suo studio come motivo delle sue nature morte floreali. Al limite della composizione astratta, Jawlensky ha variato le sue piccole e grandi nature morte floreali ancora e ancora e nel loro insieme hanno creato un gruppo di opere di eccezionale importanza.