Maurizio Cattelan

Maurizio Cattelan Senza titolo 1999 C-print sotto plexiglas (Diasec) 182,9 x 228,6 cm. Copia 2/10 (annotata sulla fattura Goodman). - Colore leggermente alterato a causa dell'età. Provenienza Marian Goodman Gallery, New York; collezione privata, Lussemburgo Letteratura Madeleine Schuppli (ed.), Maurizio Cattelan, Ausst.kat. Kunsthalle Basel, Basel 1999, ill. sul titolo del libro; Francesco Bonami et al. (eds.), Maurizio Cattelan, London 2000, p. 133 con ill.; Nancy Spector, Maurizio Cattelan: All, Ausst.kat. Solomon R. Guggenheim Museum, New York; New York 2011, p. 87 con ill. Un tempo Maurizio Cattelan (nato nel 1960) veniva chiamato burlone, provocatore e persino truffatore che sconvolgeva il sistema dell'arte. Tuttavia, ha dimostrato che la maggior parte dei suoi critici si sbagliavano e si è affermato come uno dei principali artisti concettuali della sua generazione, con una carriera che abbraccia più di tre decenni. Il presente lavoro, 'Untitled', è basato su una performance che Cattelan ha messo in scena al Museum of Modern Art di New York nel novembre 1998. Il 'Progetto#65 - Maurizio Cattelan' consisteva in un performer che indossava un costume e una maschera per la testa sovradimensionata con le fattezze di Pablo Picasso nei suoi ultimi anni. Inconfondibilmente vestita con il suo caratteristico maglione da marinaio francese, questa "caricatura" del più grande di tutti gli artisti moderni ha camminato e si è mescolata ai visitatori del museo, parlando con loro in pantomima e posando per le foto, ma anche agendo in modo provocatorio come una mascotte di una squadra sportiva, con il tipico repertorio di gesti rudi per sottolineare l'intento artistico dissacrante della performance, ma anche per divertire tutti. Questa sovversione tra cultura alta e popolare è al centro dell'arte dell'italiano, insieme alla demistificazione della sacralità del museo, di cui mette in discussione la mancanza di inclusività e le noiose strategie di marketing di massa. In 'Untitled', il nostro "Picasso", alter ego dello stesso Cattelan, posa davanti a 'Interior with Mobile' di Roy Lichtenstein, anch'esso parte della collezione del MoMA. L'opera, creata poco dopo la performance, fu esposta per la prima volta in una mostra collettiva estiva alla Marian Goodman nel 1999 e segna l'inizio della collaborazione dell'artista con la Midtown Gallery. La costante presa in giro di Cattelan delle istituzioni e delle gallerie commerciali che lo hanno sostenuto nel corso degli anni è parte integrante della sua critica ambivalente della struttura gerarchica del mondo dell'arte, pur essendo anche un mezzo efficace per riconoscere e in ultima analisi rafforzare le sue istanze e i suoi cliché. "Nella grande tradizione della commedia italiana, che va dalla commedia dell'arte ai film di Fellini, il lavoro di Cattelan è irriverente, autoironico e acutamente satirico. Il suo rapporto con il suo pubblico e i suoi mecenati assomiglia a quello di un buffone di corte; il suo lavoro diverte e provoca allo stesso tempo. Al suo meglio, rivela le delicate relazioni e le motivazioni di coloro che sono coinvolti nella creazione, esposizione e consumo dell'arte". (Laura Hoptman, nel comunicato stampa per "Projects #65 - Maurizio Cattelan", 6 novembre - 4 dicembre 1998, MoMA New York City)