Null Ernst Barlach



Il dubbioso

1930



Bronzo. Altezza 50,5 cm. Firmato sul …
Descrizione

Ernst Barlach Il dubbioso 1930 Bronzo. Altezza 50,5 cm. Firmato sul retro in basso a destra 'E.Barlach' e con il timbro della fonderia "H.NOACK BERLIN". Uno dei 46 esempi citati da Laur. - Con una patina marrone dorato uniforme. Laur 470; Schult 385 Provenienza Lempertz Colonia, asta 508, 4.12.1969, lotto 4064; collezione Dr. e Mrs. Jansen, Nord Reno-Westfalia; da allora in possesso della famiglia. Mostre Tra cui Berlino 1931/1932 (Galleria Alfred Flechtheim), Natale 1931 - Wilhelm Lehmbruck, Ernst Barlach, Rudolf Belling, Renée Sintenis, Cat. No. 18 ("The Kneeling Man") con ill. p. 5; New York 1938 (Buchholz Gallery); Berlino 1948 (Franz Gallery), cat. No. 25, p. 22, con ill. p. 17; Amburgo 1948 (Galerie Hoffmann), mostra commemorativa di Ernst Barlach nel decimo anniversario della sua morte, cat. No. 18; Düsseldorf 1951 (Galleria Alex Vömel), Ernst Barlach, cat. No. 20; Kassel 1955 (Documenta I), Cat. No. 23; Brema 1959 (Kunsthalle), Ernst Barlach, cat. No. 38; Schleswig 1989 (Landesmuseum Schloss Gottorf), Ernst Barlach. Denkzeichen, cat. No. 62; Bergen/Güstrow 2000 (Kunstmuseum/Ernst Barlach Stiftung), Ernst Barlach. Un artista grafico e scultore dell'espressionismo tedesco, Cat. no. 95 Letteratura Tra gli altri: Elisabeth Laur, Excursus: Bronze Sculptures in the Work of Barlach, in: Ernst Barlach. Das plastische Werk, Ernst Barlach Stiftung Güstrow 2006, cfr. pp. 43, 45; Volker Probst, Die Bronzen im Werk Ernst Barlachs, in: Posthume Güsse, Bilanz und Perspektiven, Arp Museum Bahnhof Rolandseck, Berlin/München 2009, cfr. pp. 107, 109 ss.; Volker Probst, "Die Flechtheimsche Herrlichkeit vergangen, von Cassirers ist keinerlei Förderung zu erwarten...", Ernst Barlach-Alfred Flechtheim, in: Sprung in den Raum, Skulpturen bei Alfred Flechtheim, Georg Kolbe Museum, Wädenswil 2017, cfr. pp. 363, 374 ss. Una delle sculture più impressionanti e particolarmente personali di Ernst Barlach è lo "Zweifler" (Dubbio) del 1930. La figura, di cui l'artista fece una versione in legno poco prima della sua morte nel 1937 (Laur 612), può essere letta come uno specchio dello stato mentale di Barlach stesso, che era stato gravato dalla crescente diffamazione nazionalista della sua persona dalla fine degli anni venti. Ha sviluppato la forma di base nei disegni già nel 1912 e poi nel 1918 nella sua litografia "Der Blinde" (Laur Druckgraphik 52). Appariva come il frontespizio della novella autobiografica "Franziskus" di Adolf von Hatzfeld, una delle principali opere dell'espressionismo tedesco; lo stesso von Hatzfeld aveva perso la vista nel 1913. La litografia di conseguenza mostra la figura con una benda davanti agli occhi, che Barlach ha scartato nella successiva esecuzione scultorea. La veste unisce il corpo inginocchiato del "Doubter" in una sola unità. Il conflitto interiore si rivela nella testa abbassata e leggermente inclinata di lato, il viso segnato da una tensione ansiosa e le braccia distese vicino al corpo con le mani strette. L'intera composizione di questo capolavoro espressionista illustra con grande intensità la lotta della figura, che sta letteralmente lottando con se stessa.

39 

Ernst Barlach Il dubbioso 1930 Bronzo. Altezza 50,5 cm. Firmato sul retro in basso a destra 'E.Barlach' e con il timbro della fonderia "H.NOACK BERLIN". Uno dei 46 esempi citati da Laur. - Con una patina marrone dorato uniforme. Laur 470; Schult 385 Provenienza Lempertz Colonia, asta 508, 4.12.1969, lotto 4064; collezione Dr. e Mrs. Jansen, Nord Reno-Westfalia; da allora in possesso della famiglia. Mostre Tra cui Berlino 1931/1932 (Galleria Alfred Flechtheim), Natale 1931 - Wilhelm Lehmbruck, Ernst Barlach, Rudolf Belling, Renée Sintenis, Cat. No. 18 ("The Kneeling Man") con ill. p. 5; New York 1938 (Buchholz Gallery); Berlino 1948 (Franz Gallery), cat. No. 25, p. 22, con ill. p. 17; Amburgo 1948 (Galerie Hoffmann), mostra commemorativa di Ernst Barlach nel decimo anniversario della sua morte, cat. No. 18; Düsseldorf 1951 (Galleria Alex Vömel), Ernst Barlach, cat. No. 20; Kassel 1955 (Documenta I), Cat. No. 23; Brema 1959 (Kunsthalle), Ernst Barlach, cat. No. 38; Schleswig 1989 (Landesmuseum Schloss Gottorf), Ernst Barlach. Denkzeichen, cat. No. 62; Bergen/Güstrow 2000 (Kunstmuseum/Ernst Barlach Stiftung), Ernst Barlach. Un artista grafico e scultore dell'espressionismo tedesco, Cat. no. 95 Letteratura Tra gli altri: Elisabeth Laur, Excursus: Bronze Sculptures in the Work of Barlach, in: Ernst Barlach. Das plastische Werk, Ernst Barlach Stiftung Güstrow 2006, cfr. pp. 43, 45; Volker Probst, Die Bronzen im Werk Ernst Barlachs, in: Posthume Güsse, Bilanz und Perspektiven, Arp Museum Bahnhof Rolandseck, Berlin/München 2009, cfr. pp. 107, 109 ss.; Volker Probst, "Die Flechtheimsche Herrlichkeit vergangen, von Cassirers ist keinerlei Förderung zu erwarten...", Ernst Barlach-Alfred Flechtheim, in: Sprung in den Raum, Skulpturen bei Alfred Flechtheim, Georg Kolbe Museum, Wädenswil 2017, cfr. pp. 363, 374 ss. Una delle sculture più impressionanti e particolarmente personali di Ernst Barlach è lo "Zweifler" (Dubbio) del 1930. La figura, di cui l'artista fece una versione in legno poco prima della sua morte nel 1937 (Laur 612), può essere letta come uno specchio dello stato mentale di Barlach stesso, che era stato gravato dalla crescente diffamazione nazionalista della sua persona dalla fine degli anni venti. Ha sviluppato la forma di base nei disegni già nel 1912 e poi nel 1918 nella sua litografia "Der Blinde" (Laur Druckgraphik 52). Appariva come il frontespizio della novella autobiografica "Franziskus" di Adolf von Hatzfeld, una delle principali opere dell'espressionismo tedesco; lo stesso von Hatzfeld aveva perso la vista nel 1913. La litografia di conseguenza mostra la figura con una benda davanti agli occhi, che Barlach ha scartato nella successiva esecuzione scultorea. La veste unisce il corpo inginocchiato del "Doubter" in una sola unità. Il conflitto interiore si rivela nella testa abbassata e leggermente inclinata di lato, il viso segnato da una tensione ansiosa e le braccia distese vicino al corpo con le mani strette. L'intera composizione di questo capolavoro espressionista illustra con grande intensità la lotta della figura, che sta letteralmente lottando con se stessa.

Le offerte sono terminate per questo lotto. Visualizza i risultati

Forse ti piacerebbe anche

Ernst Barlach, "Il Dubbioso" Disegno del 1930 circa, probabilmente un calco postumo non autorizzato dalla proprietà dell'artista, firmato E. Barlach, bronzo patinato scuro, dopo l'opera "Zweifler Thomas". Barlach, bronzo patinato scuro, dopo l'opera "Zweifler Thomas", si tratta di un progetto a figura singola, realizzato insieme ad altri progetti dell'artista nell'ambito del concorso per il monumento commemorativo di Amburgo (per il quale doveva essere presentata una figura inginocchiata, in questo caso l'"Erschütterter" di Barlach), e in cui Barlach, secondo il figlio, inserì anche caratteristiche simili a quelle di un autoritratto, uomo barbuto in lunga tunica e piedi nudi, inginocchiato con la testa abbassata e le mani intrecciate, un po' color verderame, H 50 cm. Provenienza: questa scultura proviene dalla liquidazione della collezione della fonderia Heinz Mocnik di Monaco. Fonte: Sito web della Casa Barlach. Informazioni sull'artista: in realtà Ernst Heinrich Barlach, importante scultore, grafico e scrittore tedesco. Scultore, grafico e scrittore (1870 Wedel - 1938 Rostock), cresciuto a Ratzeburg, dal 1880 allievo della scuola di commercio di Amburgo sotto la guida di Thiele e Woldemar, dal 1891 studiò all'Accademia di Dresda, dal 1892 studente master sotto la guida di Diez, dal 1895 al 1996 all'Academie Julian Paris, dal 1897 al 1999 alla Scuola di Arti e Mestieri di Amburgo, dal 1900 all'Accademia di Berlino, dal 1904 insegnante alla scuola di ceramica di Höhr, membro e membro temporaneo del consiglio direttivo della Secessione di Berlino e della "Freie Sezession Berlin", dal 1919 membro dell'Accademia prussiana delle arti, dal 1933 al 1945 diffamato come degenerato e interdetto dall'esporre, attivo tra l'altro a Berlino, Parigi, Amburgo e Güstrow, fonte: Thieme-Becker, Vollmer, AKL, Dressler e Wikipedia.