Lucio Fontana
Lucio Fontana
Concetto spaziale
1952
Inchiostro su cartone perforato 47,5 x 33,1 cm. Incorniciato sotto vetro. Firmato e datato "l. fon 52". - Con studio e lievi segni di età.
Luca Massimo Barbero et al. (eds.), Lucio Fontana, Catalogo ragionato delle opere su carta, Vol.2 , Milano 2013, WVZ n.52 DSP 33.
Provenienza
Collezione privata, Hong Kong
Letteratura
Francesco De Bartolomeis (a cura di), Segne Antidisegno di Lucio Fontana, Torino 1967, p.117 con ill.
Lucio Fontana iniziò la sua rivoluzionaria serie di buchi nel 1949. Il primo di questa serie consiste in vortici di elementi perforati su superfici bianche di carta di lino, che l'artista espose per la prima volta nel 1952 alla Galleria del Naviglio di Milano. Perforando la superficie, Fontana introduce una nuova dimensione spaziale nella pratica artistica tradizionale che alla fine porterà ai suoi iconici tagli. Tuttavia, il disegno ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella ricerca dell'artista, essendo il principale punto di connessione tra le sue varie opere e anche un mezzo privilegiato per esprimere la sua libertà creativa. Il presente "Concetto Spaziale" testimonia la costante ricerca concettuale e l'intima struttura grafica che attraversa l'intera opera di Fontana e tutti i media con cui sperimenta.
All'interno di una forma ovale distintiva e quindi simbolica, alcuni punti sparsi di inchiostro alle estremità opposte della circonferenza costruiscono la qualità scultorea della composizione, mentre un motivo vorticoso di strappi e perforazioni ruota intorno al nucleo dell'opera.
"Al di là della prospettiva... Il buco è esattamente ciò che crea il vuoto dietro di esso.... Faccio dei buchi, ci passa l'infinito, ci passa la luce, quindi non c'è bisogno di dipingere" (Lucio Fontana in Carla Lonzi, Autoritratto, De Donato, Bari, 1969, pp. 169-171).