Null VICENTE GARCIA DE PAREDES (Valencia, 1845 - Parigi, 1903).
"Scena interna".…
Descrizione

VICENTE GARCIA DE PAREDES (Valencia, 1845 - Parigi, 1903). "Scena interna". Olio su tela. Firmato in basso a destra. Dimensioni: 92 x 73 cm; 113 x 94 cm (cornice). In questa scena d'interno, al realismo della pittura di genere si aggiunge un elemento simbolico: le bolle come allegoria del passare del tempo, così usate nelle vanitas barocche. Vicente García de Paredes eccelleva nella pittura di genere e le sue opere divennero enormemente popolari grazie alle riproduzioni nelle pubblicazioni illustrate europee. Iniziò la sua formazione alla Scuola di Belle Arti di San Carlos nella sua città natale e più tardi si trasferì a Madrid per fare copie al Museo del Prado, un metodo di apprendimento inconfutabile per tanti pittori del suo tempo. Durante questi anni di apprendistato partecipò all'Esposizione Valenciana di Belle Arti, vincendo una medaglia di bronzo nel 1879. Dopo aver ricevuto una pensione dal Consiglio Provinciale di Valencia, si trasferì a Roma. Nella capitale italiana si dedica ai temi orientalisti, molto in voga all'epoca grazie all'influenza di Mariano Fortuny. Nel 1884 è a Parigi, dove si stabilisce definitivamente. Lì la sua pittura, pur mantenendo il tono precedente, assunse una maggiore personalità e abbandonò definitivamente i temi orientalisti per dedicarsi ai cosiddetti quadri "di cappotto". Si tratta per lo più di scene di salotti arredati in stile Luigi XV, con figure settecentesche elegantemente vestite. Allo stesso tempo lavorò su temi di genere, come in "Un matrimonio a Valencia", che ricevette una menzione d'onore al Salon di Parigi del 1900, "In assenza del cardinale" e "Giovane madre", che presentò rispettivamente ai Salon del 1888 e del 1889. Tipicamente parigine sono le sue scene urbane, segnate da una tavolozza di toni pastello e da una pennellata fine. Paredes, come si firmava, evitando il suo primo cognome, era anche un maestro acquerellista, e come tale esponeva regolarmente al Circolo delle Belle Arti e alla Società degli Acquerellisti di Parigi. La rivista "Le Monde Illustré" pubblicò molte delle sue opere, tra cui "Un bautizo en España en el siglo XVII", un ingegnoso anacronismo che suscitò un insolito interesse nel pubblico. I suoi lavori furono spesso elogiati dalla critica, come quello apparso su "La Ilustración Artística" nel 1903, che lodava la complessità compositiva e la libertà creativa di Paredes.

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VICENTE GARCIA DE PAREDES (Valencia, 1845 - Parigi, 1903). "Scena interna". Olio su tela. Firmato in basso a destra. Dimensioni: 92 x 73 cm; 113 x 94 cm (cornice). In questa scena d'interno, al realismo della pittura di genere si aggiunge un elemento simbolico: le bolle come allegoria del passare del tempo, così usate nelle vanitas barocche. Vicente García de Paredes eccelleva nella pittura di genere e le sue opere divennero enormemente popolari grazie alle riproduzioni nelle pubblicazioni illustrate europee. Iniziò la sua formazione alla Scuola di Belle Arti di San Carlos nella sua città natale e più tardi si trasferì a Madrid per fare copie al Museo del Prado, un metodo di apprendimento inconfutabile per tanti pittori del suo tempo. Durante questi anni di apprendistato partecipò all'Esposizione Valenciana di Belle Arti, vincendo una medaglia di bronzo nel 1879. Dopo aver ricevuto una pensione dal Consiglio Provinciale di Valencia, si trasferì a Roma. Nella capitale italiana si dedica ai temi orientalisti, molto in voga all'epoca grazie all'influenza di Mariano Fortuny. Nel 1884 è a Parigi, dove si stabilisce definitivamente. Lì la sua pittura, pur mantenendo il tono precedente, assunse una maggiore personalità e abbandonò definitivamente i temi orientalisti per dedicarsi ai cosiddetti quadri "di cappotto". Si tratta per lo più di scene di salotti arredati in stile Luigi XV, con figure settecentesche elegantemente vestite. Allo stesso tempo lavorò su temi di genere, come in "Un matrimonio a Valencia", che ricevette una menzione d'onore al Salon di Parigi del 1900, "In assenza del cardinale" e "Giovane madre", che presentò rispettivamente ai Salon del 1888 e del 1889. Tipicamente parigine sono le sue scene urbane, segnate da una tavolozza di toni pastello e da una pennellata fine. Paredes, come si firmava, evitando il suo primo cognome, era anche un maestro acquerellista, e come tale esponeva regolarmente al Circolo delle Belle Arti e alla Società degli Acquerellisti di Parigi. La rivista "Le Monde Illustré" pubblicò molte delle sue opere, tra cui "Un bautizo en España en el siglo XVII", un ingegnoso anacronismo che suscitò un insolito interesse nel pubblico. I suoi lavori furono spesso elogiati dalla critica, come quello apparso su "La Ilustración Artística" nel 1903, che lodava la complessità compositiva e la libertà creativa di Paredes.

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