GEORGES DE FEURE. Two armchairs and three Art Nouveau chairs, circa 1900.

GEORGES DE FEURE (Parigi, 1868 - 1943). Set composto da due poltrone e tre sedie Art Nouveau, 1900 circa. Legno intagliato e dorato. Misure: 110 x 67 x 54 cm (poltrone); 92 x 44 x 46 cm (sedie). Set composto da due poltrone e tre sedie, progettato per abbinarsi ad una struttura in legno intagliato e dorato, dalle linee sinuose e stilizzate che strizzano l'occhio al rococò. In effetti, questo linguaggio ha numerose somiglianze con l'Art Nouveau, dato che, come l'Art Nouveau, è uno stile anti-classico che cerca il naturalismo, il movimento e la delicatezza formale. Così, vediamo sedie con una struttura leggera e linee fluide, anche se chiaramente Art Nouveau nella loro sinuosità e forme. Sia le sedie che le poltrone poggiano su gambe eminentemente diritte, ammorbidite da linee curve che partono da modanature intagliate e unificano la forma della gamba con quella della vita, cercando un aspetto unitario, quasi di carattere organico. Gli schienali sono aperti, con una paletta centrale nella parte inferiore, e hanno un rivestimento imbottito nella parte superiore. La parte superiore dello schienale ha la forma di una "u" ribassata, con un profilo liscio e modellato, in sintonia con il resto della struttura. Il pannello inferiore è traforato, con forme fiammeggianti che evocano l'organico, il vivente, senza essere specifico, il che è tipico dell'Art Nouveau. Le poltrone hanno i lati chiusi, con rivestimento imbottito come lo schienale e la seduta. La croce del braccio è leggermente incassata dalla vita, alla maniera rococò, ed è intricatamente intagliata con linee morbide e fluenti. Georges Joseph van Sluÿters, meglio conosciuto con il suo nome artistico Georges de Feure, era il figlio di un influente architetto olandese che viveva a Parigi. Iniziò la sua formazione nel commercio di libri all'Aia, dove entrò in contatto con il Simbolismo. Nel 1886, de Feure fu uno degli undici studenti ammessi alla Rijkscademie voor Beeldende Kunsten di Amsterdam, anche se presto abbandonò dopo aver deciso che la formazione accademica tradizionale non aveva nulla da offrirgli. Tornato a Parigi alla fine degli anni 1880, si stabilì a Montmartre, dove frequentò la vita bohémien parigina. Nel 1890 divenne allievo di Jules Cheret, e iniziò a disegnare manifesti per il Salon Des Cent, Loie Fuller e Thermes Liegois. Durante i primi anni della sua carriera acquisì fama come pittore simbolista, e Puvis de Chavannes lo considerò uno dei pittori più importanti di quel movimento. Nel decennio successivo fu anche riconosciuto come pittore di manifesti di talento e illustrò libri come "La Porte des Réves" di Marcel Schwob (1899). De Feure espose i suoi dipinti alla Societé Nationale nel 1894, al Salon de la Rose Croix nel 1893 e 1894, e alla Secessione di Monaco nel 1896. Si interessa anche al design, a tutto ciò che costituisce la decorazione di una casa; crea disegni per tessuti stampati, porcellane, vetrate... Negli anni 1890 fu nominato professore di arti decorative all'École des Beaux-Arts. Le sue prime commissioni furono illustrazioni e scenografie, finché non fu finalmente scoperto da uno dei più grandi mercanti d'arte di Parigi dell'epoca, Siegfried Bing. Bing si interessò a lui dopo aver visto molti dei suoi dipinti ai Salon di Parigi, così come le sue illustrazioni nei giornali parigini e i suoi manifesti. Così negli anni 1890 de Feure cominciò ad abbandonare la pittura e la stampa a favore del design e delle arti decorative, e già al Salon National des Beaux-Arts del 1894 espose disegni di mobili e ceramiche. Infatti, fu intorno a questo periodo che iniziò ad essere conosciuto come un creatore di mobili raffinati e squisiti per le classi più ricche. De Feure divenne presto uno dei più importanti designer di Bing, e Bing lo incoraggiò ad estendere il suo talento a tutti i settori dell'arte e del design. Anche se non firmarono mai un contratto esclusivo, de Feure avrebbe lavorato principalmente per il mercante d'arte, e