JULIO GONZÁLEZ PELLICER (Barcelona, 1876 - Arcueil, France, 1942)._x000D_ JULIO …
Descrizione

JULIO GONZÁLEZ PELLICER (Barcelona, 1876 - Arcueil, France, 1942)._x000D_

JULIO GONZÁLEZ PELLICER (Barcellona, 1876 - Arcueil, Francia, 1942)._x000D_ "Le bain", 1920._x000D_ Pastello e carboncino su carta._x000D_ Opera certificata sul retro da Roberta González, figlia dell'artista._x000D_ Dimensioni: 24 x 16 cm; 42 x 34 cm (cornice)._x000D_ Julio González non è considerato una figura importante nel panorama artistico del XX secolo solo per le sue sculture in ferro, ma anche per la sua eccellente, anche se meno conosciuta, sfaccettatura come disegnatore. I disegni di González si ispirano all'opera di Pablo Picasso grazie alla relazione che ebbe con il pittore di Malaga, una collaborazione iniziata nel 1928 e culminata nell'esecuzione in bronzo battuto della scultura "Femme au jardin". Grazie ai suoi disegni è possibile addentrarsi nell'emozionante mondo di González, con figure femminili catturate con enorme abilità e delicatezza, o con gli schizzi precedenti alle sue sculture in ferro, che dimostrano la sua eccezionale e illimitata capacità artistica._x000D_ Julio González è nato in una famiglia di orafi, imparando il mestiere da bambino. In seguito studiò Belle Arti a La Lonja di Barcellona. Nel 1900 andò con la sua famiglia a Parigi, dove frequentò gli ambienti artistici e fu in contatto con Picasso, Gargallo e Brancusi, tra gli altri. Intorno al 1910 iniziò a lavorare su maschere di metallo sbalzato in uno stile segnato da tratti naturalistici e simbolisti e da una nuova concezione della figura umana, con volumi e linee sintetizzate. In questi anni González inizia a partecipare ai saloni parigini, in particolare al Salon d'Autunno, al Salon des Indépendants e al Salon della Società Nazionale delle Belle Arti. Nel 1920 aprì la sua fucina e due anni dopo fece il suo debutto individuale alla galleria Povolovsky di Parigi. Alla fine degli anni venti cominciò a sviluppare le sue prime sculture in ferro battuto, un materiale che fino ad allora era stato considerato solo decorativo. Durante gli anni trenta il suo lavoro divenne più astratto e apparvero le prime costruzioni spaziali. Dopo una lunga serie di partecipazioni a mostre personali e collettive come l'esposizione di Arte Spagnola al Museo Jeu de Paume (1936) e il Padiglione Spagnolo all'Esposizione Universale di Parigi (1937), allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale il suo lavoro, a causa della scarsità di ferro, si concentrò su un nuovo materiale, il gesso, e su disegni con temi bellici. González è rappresentato al Centro Georges Pompidou di Parigi, al Reina Sofía di Madrid, all'IVAM di Valencia e al MoMA di New York, tra molti altri.

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