GUITRY Sacha (1885-1957) 50 L.A.S. O L.A., 1915-1932, a Yvonne PRINTEMPS; 75 pag…
Descrizione

GUITRY Sacha (1885-1957)

50 L.A.S. o L.A., 1915-1932, a Yvonne PRINTEMPS; 75 pagine di varie dimensioni, la maggior parte con indirizzo o busta. Magnifica corrispondenza d'amore a Yvonne Printemps (1894-1977), che sarebbe diventata la sua seconda moglie (10 aprile 1919). Qui possiamo solo dare una breve panoramica. 1915. [Autunno?] "Mio piccolo Von, ti sei confidato con me, mi hai parlato della tua vita, mi hai aperto il tuo piccolo cuore tormentato, hai pianto tra le mie braccia, ti sei calmato accanto a me, ti sei scaldato sulla mia spalla, mi hai infine dato segni così evidenti di fiducia e di tenerezza che non ti dispiacerà certo se oggi ti parlo come sto per fare. Se mai doveste avere un problema, un problema molto grande... [... vi esorto a considerarmi vostro amico, il vostro più grande amico. Così, se l'uomo sposato che lei ama "non si comportasse con te come tu vorresti che si comportasse, mi permetteresti, vero, di prendere il suo posto e fare per te quello che lui non farebbe da solo". La bacia 'molto teneramente, molto a lungo'... 1916. Soggiorno a Dax. [8 gennaio, prima di partire per Dax]: "Non sono mai stato così triste in vita mia! [Dax 17 gennaio: "Sì, sono in scadenza! Sono dovuto al tuo sorriso e ai tuoi occhi grandi e morbidi... [...] Prenditi cura di te stesso, dormi molto, mangia il più possibile, abbi il successo che meriti e di cui hai bisogno ogni giorno"... [19 gennaio]: "Ti vedo come ti ho visto cento volte prima, malinconico o sorridente, follemente felice e triste allo stesso tempo. Ricordo i tuoi gesti familiari, sento il suono della tua voce, e ricordo tutti i tuoi vestiti, che ti tengono solo per miracolo - uno scatto si stacca e tutto va via! [21 gennaio], piano per una visita di 24 ore: "Darei otto giorni della mia vita per vivere con voi per otto giorni... Darei un anno della mia vita per vivere un anno con te... Porgi le tue labbra a me... [27 gennaio]: "Eccomi di nuovo qui, immerso nella solitudine, nella tristezza e nel fango - ma con ricordi così dolci in agguato intorno a me [...] Ah, mio piccolo bambino, continua ad essere naturale e semplice. Fate tutti i gesti che vi vengono in mente e dite tutto quello che vi viene in mente. Mai fare uno sforzo, né in teatro né nella vita. [...] Prova a considerare che tutto ciò che accade è buono. [...] Con tutto il mio cuore, che ti ama per la tua abbagliante giovinezza, per il tuo infinito fascino, per tutto ciò che è in te, sì, con tutto il mio cuore, ti chiedo di ascoltarmi, di credermi e di avere fiducia in me"... [29 gennaio]: "Se sei sdraiato, alzati... E se i tuoi occhi non sono neri, vai a metterti davanti allo specchio... Sì, subito... Guardati bene, pensando a me... Se mi fissi abbastanza, finirai per vedermi nei tuoi occhi... E allora mi sorriderai... e in quel sorriso mi offrirai tutta la tua giovinezza"... [30 gennaio]: si preoccupa di non avere notizie. "Ho fatto un tuo ritratto ieri, dimmi se vuoi che te lo mandi. Vi avverto che è una caricatura. Penso che sia buono, ma non devi mostrarlo a nessuno. [1 febbraio], istruzioni per incontrare il baritono Lucien Fugère. "Lo farai per compiacermi prima e sarai esatto"... [3 febbraio: "Tu mi dici che è bene amare e hai perfettamente ragione. È divinamente buono. È una delle ragioni di vita. [...] Vai così! Vai con tutto il tuo piccolo cuore, con tutto il tuo piccolo essere"... [4 febbraio]: "Ti penso costantemente, e in nessun momento ti penso come una donna - e quando ti scrivo, è ovvio che se fossi un poeta, ti scriverei in versi. [...] Sapete che nel lavoro dei più grandi artisti i loro schizzi sono di solito i più commoventi, i più abbaglianti, le manifestazioni più chiare del loro genio? Beh, lei è uno schizzo. Hai il fascino, la leggerezza, la grazia e la libertà. Uno schizzo non può essere corretto"... [5 febbraio]: "Sapete leggere tra le righe, leggete tra loro [ha disegnato 9 righe] e non darete fastidio"... [6 febbraio, mattina]: "Vi prego di fare molta attenzione alla vostra posta. Date ordini affinché in nessun caso una mia lettera possa essere rubata. Non voglio pensare di essere imprudente nello scrivervi. Una lettera è una cosa sacra"... [6 febbraio, sera]: "Non sono né beffardo né scortese, e quando ti dico che mi piaci, significa tutto ciò che significa questa parola - ed è una delle parole più belle della nostra lingua - e la nostra lingua è la più bella del mondo"... [8 febbraio]: "Tu non sei la mia padrona, ti considero una piccola cosa eccezionale, che apprezzo enormemente ed è perché non vorrei esserne privato per niente al mondo che mi vedi prendere te.

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