VERDI Giuseppe (1813-1901)

L.A.S. "G. Verdi", Busseto 16 novembre 1870, al cantante Louis OBIN; 3 pagine in-8; in italiano. Bella lettera al cantante, mentre sta finendo di comporre l'Aida. [Louis OBIN (1820-1895), famoso basso francese, cantò tra l'altro i ruoli di Procida in Les Vêpres siciliennes e di Philippe II in Don Carlos]. Verdi non aveva ricevuto le due lettere di Obin; l'ultima gli è stata appena rispedita da Genova. Intende rimanere a Busseto ancora per un po' per finire l'opera che sta scrivendo per Cairo [Aida] "ove mi fermer. ancora per qualche tempo, onde finire un'opera che sto scrivendo per il Cairo"). Doveva inviarlo tra il 15 e il 20 dicembre, e ha lavorato instancabilmente per non essere in ritardo. Andrà subito dopo a Genova, dove resterà, come al solito, fino alla fine dell'inverno. Se Obin viene a Genova, Verdi gli darà tutte le informazioni sui teatri in Italia. Se Obin viene a cantare in Italia, Verdi gli consiglia di trovare un teatro non troppo grande, in modo che la sua fisionomia possa essere vista senza perdere il suo grande talento di attore. Nei teatri troppo grandi, come il San Carlo, la Scala, il Pagliano, tutto si perde, rimane solo la voce... ('Intanto se voi cantate in Italia cercate che il teatro non sia troppo vasto, onde si possa vedere il gioco di fisionomia e non perdere nulla del vostro grande talento d'attore. Nei troppo vasti teatri del S. Carlo, La Scala, il Pagliano tutto si perde, non resta che la voce....") Infine, allude ai disastri in Francia, che lo gettano nel dolore. Povera Francia! ("Non vi parlo dei vostri disastri! Dal mio dolore arguisco quanto grande deve essere il vostro! Povera Francia!")...