GARY Romain (1914-1980). Manoscritto autografo, [Farewell Gary Cooper, ca. 1968]…
Descrizione

GARY Romain (1914-1980).

manoscritto autografo, [Farewell Gary Cooper, ca. 1968]; 578 fogli in-fol. o in-4. 10.000/12.000 Manoscritto completo di questo romanzo americano, nella sua versione francese. Nel 1963, Romain Gary scrisse una sceneggiatura in inglese, Millions of Dollars, da cui trasse subito un romanzo, sempre in inglese, pubblicato nell'ottobre 1964 su Ladies Home Journal, e in una versione più sviluppata, nel febbraio 1965, dall'editore newyorkese Harper & Row, The Ski Bum (le vagabond des neiges). Una traduzione francese fu commissionata a Jean Autret (traduttore di Jack Kerouac), ma Romain Gary riscrisse l'intero romanzo francese, ampliando il testo originale e introducendo nuovi sviluppi. Adieu Gary Cooper è stato pubblicato da Gallimard nel maggio 1969, come seconda parte di The American Comedy. Il romanzo è la storia di Lenny, un giovane americano che è fuggito dal suo paese per sfuggire alla guerra in Vietnam, portando con sé solo una foto di Gary Cooper. Si rifugia in uno chalet nelle Alpi svizzere con una comunità di altri vagabondi appassionati di sci. Pressato dal bisogno di denaro, viene coinvolto in un affare di lingotti d'oro e ha una disperata storia d'amore con Jess, una giovane attivista politica americana. Nel suo testo di presentazione, Romain Gary ha detto di voler mostrare "la fine di questa America sicura di sé", incarnata da Gary Cooper; "Lenny e Jess sono per me i tipici rappresentanti di una gioventù che non è perduta, ma 'persa'"; avendo Lenny scelto di fuggire, "la sua prateria perduta e ritrovata sono le piste di neve e di sci"; ma nonostante i loro sforzi "per sfuggire a tutti i legami e le responsabilità, ma nelle loro giostre amorose, lanciati in un'avventura pericolosa, Lenny e Jess occupano irresistibilmente i posti che il cerimoniale tradizionale americano ha assegnato loro, dove il denaro gioca un ruolo importante e la femmina tende a dominare il maschio"... Il manoscritto è scritto a pennarello blu o marrone sul fronte di fogli in-4 (28 x 21,5 cm, carta filigranata americana Eaton's Corpasable Bond...) per le pagine 1-14, 16 bis -101, e poi su fogli in folio di un blocco di perforazione (35,5 x 21,5 cm) per le pagine 1-3 (di una seconda versione), 15-16, 102-586. È impaginato da Gary, con alcune incongruenze. Contiene numerose cancellature, correzioni e aggiunte: 252 parole o passaggi cancellati e sostituiti, più di 2000 cancellature e 88 aggiunte, e alcuni punti di scotch. In particolare, ci sono due versioni delle prime pagine del romanzo, diversi nomi propri (Maurissot diventerà Alec, Mint Lefkovitz sarà chiamato prima Chubby, Cook Slavitch diventerà Cookie Wallace, Big Coleman sarà sostituito da Charlie Parker, Jeanne d'Arc da Louis XIV, ecc. Ma l'interesse principale di questo manoscritto sta nei molti passaggi inediti che scompariranno dal testo finale. Faremo qui solo alcuni esempi, tutti tratti dal capitolo I, facendo riferimento all'edizione della Pléiade. F. 28 [bis] (p. 8), a proposito dei genitori di Cookie Wallace, che non sentivano alcun odore: "non riuscivano più nemmeno a sentire l'odore del dildo, e credevano che ci fosse una differenza tra Kennedy, Castro e Mao Tse Tung"... F. 33-34 (p. 9), sul trombettista-sciatore: "Salter ha corso più rischi sugli sci di chiunque altro. Era spaventoso. I turisti pagherebbero per vederlo fare lo slalom nella foresta di Grasse, tre chilometri di abeti, se volete, ne valeva la pena. Poi raccoglieva i soldi. La sera, nello chalet, suonava la tromba. Ha detto davvero quello che ci passava per la testa. I neri avevano inventato questo per esprimersi"... F. 41 (p. 11), a proposito della montagna che fa pensare a Dio: "Ecco perché un giorno veramente liberato deve sapersi fermare nel tempo. Si pensa a Dio una, due volte e poi diventa un'abitudine. Le cime, il bianco, fanno propaganda. Il freddo gelido ti lava il cervello, e comincerai a fare pensieri stupidi. È incredibile quanto ci si debba difendere nella vita"... F. 43-45 (p. 12), a proposito del linguaggio altrui: "Esisteva già quando tu non eri nato, corde con cui sei legato. Si viene sempre fottuti con le parole, si è obbligati ad essere a favore o contro, ma chi vuole essere a favore o contro, quando la cosa reale per cui si potrebbe essere non esiste, non è nemmeno iniziata, non si sa nemmeno che aspetto abbia? I fratelli Flatters, di Albuquerque, avevano inventato una lingua tutta loro, cento o duecento parole, appena sufficienti per difendersi, che nessuno capiva tranne loro, erano al sicuro. Bug Moran sosteneva che se si poteva inventare una lingua completamente nuova, con parole che non avevano un equivalente in

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