Fragment einer attischen weißgrundigen und schwarzfigurigen Lekythos des Athena-Malers.

Frammento di una lekythos attica a fondo bianco e figure nere del Pittore di Atena. Intorno al 480 a.C. Tipo con corpo cilindrico. H conservata 12,2cm, ø corpo 8,6cm. Al centro la Sfinge tebana accovacciata su una roccia. Alla sua sinistra si trova un uomo barbuto appoggiato al suo bastone. Sulla destra, sono ancora visibili i resti di una veste appartenente alla figura di Edipo. Con competenza della Galerie Günter Puhze, Freiburg im Breisgau e copia del catalogo Puhze! Sette frammenti messi insieme. Provenienza: Ex proprietà di famiglia D., Hesse, acquistato prima del 2012. Pubblicato in Galerie Günter Puhze, Freiburg im Breisgau Catalogue Art of Antiquity 19, 2005, no. 114. Cf. con il pittore di Athena le simili raffigurazioni di Sirene sul Lekyths Bloomington, University 65.66 (Beazley Archive Pottery Database 351616) e Londra, British Museum B 651 (Beazley Archive Pottery Database 6418), e l'uomo in una posa simile sulla lekythos Parigi, Musée du Louvre F 368 (Beazley Archive Pottery Database 16187). Dopo che Edipo, inseguito dalla maledizione, ha ucciso suo padre a sua insaputa, parte per la sua città natale, Tebe. Questa era infestata dalla Sfinge, che poneva il suo famoso indovinello a tutti i viaggiatori (ha quattro piedi la mattina, due piedi a mezzogiorno, tre piedi la sera) e poi, non riuscendo a risolverlo, li uccideva. Edipo, tuttavia, fu in grado di rispondere alla domanda, al che la Sfinge si gettò alla sua morte. Poi, a Tebe, la maledizione si compie completamente con il matrimonio dell'eroe con la propria madre.