Null Raro e importante appeso in pelle dipinta, in parte in rilievo, alla gloria…
Descrizione

Raro e importante appeso in pelle dipinta, in parte in rilievo, alla gloria di Marie de Médicis. A destra, la regina come Pallade-Atena è seduta circondata da trofei e tiene lo scettro con la mano sinistra; davanti a lei, al centro, un pittore, con una tavolozza in una mano, indica un quadro ovale mostrato da un'altra giovane donna che rappresenta l'allegoria della Giustizia con la bilancia; a sinistra, una donna, vestita con un abito giallo con un motivo di fiori, sta cercando di spegnere le braci ardenti di un braciere. Valle del Rodano, Avignone, bottega della famiglia Boissier, metà del XVII secolo Altezza: 298 cm - Lunghezza: 424 cm (alcuni segni di usura, soprattutto sul lato sinistro, pieghe e restauri) Provenienza: Ex collezione Maurice Fenaille, Parigi Un ringraziamento speciale a Jean-Pierre Fournier per il suo aiuto sull'iconografia di questo grande arazzo e sulla localizzazione geografica della sua produzione. Questo grande arazzo è uno dei rari esempi di pittura su cuoio delle botteghe francesi del XVII secolo. Lo storico dell'arte Jean-Pierre Fournet, autore di una notevole opera sulle pelli dorate, ha riconosciuto nei bordi dei motivi più specificamente utilizzati dalle botteghe avignonesi, come un grande fiore policromo che evoca la conifera leuzée e delle ghiande appoggiate in una conchiglia. L'ingenuità del dipinto ricorda il lavoro di un pittore-cartomante, che era responsabile nei laboratori di arazzi della produzione di grandi tele che servivano da modello per l'esecuzione della tessitura da eseguire. Nel suo abito rosso e nel suo mantello fleurdelisé, la figura di Marie de Médicis ricorda il famoso ritratto della regina trionfante dipinto da Rubens per il suo Palais du Luxembourg. Qui, Maria de Medici è rappresentata più come Pallade Atena, dea della saggezza e delle arti, che come Bellona, dea della guerra. La presenza delle allegorie femminili, le quattro virtù cardinali, fa luce su questo messaggio. In origine, dovevano essercene quattro, la Forza, posta all'estrema sinistra, sormontata da un leone in piedi su un piedistallo, è scomparsa, vittima di un taglio per riservare il passaggio di una porta. Al centro, però, possiamo riconoscere Prudence, il cui attributo è di solito uno specchio che tiene in mano. Qui l'artista ha introdotto abilmente la Giustizia, invece del riflesso del ritratto della Regina; la Temperanza, un'altra virtù cardinale, versa acqua sulla brace di una stufa mostrando come spegnere il fuoco della lussuria. La donna evidenziata che tiene la sua tavolozza personifica l'Arte per indicare che Maria de Medici era considerata una grande protettrice delle arti. Libro consultato: J.P. Fournet, Cuirs dorés " Cuirs de Cordoue " - Un art européen, Ed. Monelle Hayot, 2019.

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Raro e importante appeso in pelle dipinta, in parte in rilievo, alla gloria di Marie de Médicis. A destra, la regina come Pallade-Atena è seduta circondata da trofei e tiene lo scettro con la mano sinistra; davanti a lei, al centro, un pittore, con una tavolozza in una mano, indica un quadro ovale mostrato da un'altra giovane donna che rappresenta l'allegoria della Giustizia con la bilancia; a sinistra, una donna, vestita con un abito giallo con un motivo di fiori, sta cercando di spegnere le braci ardenti di un braciere. Valle del Rodano, Avignone, bottega della famiglia Boissier, metà del XVII secolo Altezza: 298 cm - Lunghezza: 424 cm (alcuni segni di usura, soprattutto sul lato sinistro, pieghe e restauri) Provenienza: Ex collezione Maurice Fenaille, Parigi Un ringraziamento speciale a Jean-Pierre Fournier per il suo aiuto sull'iconografia di questo grande arazzo e sulla localizzazione geografica della sua produzione. Questo grande arazzo è uno dei rari esempi di pittura su cuoio delle botteghe francesi del XVII secolo. Lo storico dell'arte Jean-Pierre Fournet, autore di una notevole opera sulle pelli dorate, ha riconosciuto nei bordi dei motivi più specificamente utilizzati dalle botteghe avignonesi, come un grande fiore policromo che evoca la conifera leuzée e delle ghiande appoggiate in una conchiglia. L'ingenuità del dipinto ricorda il lavoro di un pittore-cartomante, che era responsabile nei laboratori di arazzi della produzione di grandi tele che servivano da modello per l'esecuzione della tessitura da eseguire. Nel suo abito rosso e nel suo mantello fleurdelisé, la figura di Marie de Médicis ricorda il famoso ritratto della regina trionfante dipinto da Rubens per il suo Palais du Luxembourg. Qui, Maria de Medici è rappresentata più come Pallade Atena, dea della saggezza e delle arti, che come Bellona, dea della guerra. La presenza delle allegorie femminili, le quattro virtù cardinali, fa luce su questo messaggio. In origine, dovevano essercene quattro, la Forza, posta all'estrema sinistra, sormontata da un leone in piedi su un piedistallo, è scomparsa, vittima di un taglio per riservare il passaggio di una porta. Al centro, però, possiamo riconoscere Prudence, il cui attributo è di solito uno specchio che tiene in mano. Qui l'artista ha introdotto abilmente la Giustizia, invece del riflesso del ritratto della Regina; la Temperanza, un'altra virtù cardinale, versa acqua sulla brace di una stufa mostrando come spegnere il fuoco della lussuria. La donna evidenziata che tiene la sua tavolozza personifica l'Arte per indicare che Maria de Medici era considerata una grande protettrice delle arti. Libro consultato: J.P. Fournet, Cuirs dorés " Cuirs de Cordoue " - Un art européen, Ed. Monelle Hayot, 2019.

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