Null Pala d'altare composta da quattordici piastre di smalto dipinte in policrom…
Descrizione

Pala d'altare composta da quattordici piastre di smalto dipinte in policromia con lumeggiature in oro sulla Passione di Cristo, controsmalto nero. Da sinistra a destra e dall'alto in basso, alcune scene sono rappresentate con iscrizioni: L'ultima cena con BEN[E] DISITE DOMIÑ[V]S (Benedicici, Signore), Gesù nell'orto degli ulivi, Il bacio di Giuda, L'apparizione davanti a Caifa (IHS), Pilato si lava le mani, Il trasporto della croce, La flagellazione, L'incoronazione delle spine (PILATO), La crocifissione, La sepoltura, La risurrezione, L'apparizione di Cristo a sua madre, Noli me tangere e L'ascensione. Limoges, entourage di Colin Nouailher, 1540/50 circa Altezza: 9,6 cm - Larghezza: 8,7 cm circa - Incorniciato (piccole perdite e incidenti su alcune tavole, soprattutto sull'Ultima Cena e l'Apparizione davanti a Caifa) Le composizioni di queste scene sono tratte da due serie di incisioni sulla Passione di Cristo, quella di Lucas di Leyden (1521) per l'Ultima Cena (fig.a), l'Orto degli Ulivi (fig.b), il Bacio di Giuda (fig.c), l'Apparizione davanti a Caifa (fig.d), la Flagellazione (fig.f), l'Incoronazione di spine (fig.g), il Trasporto della Croce (fig.h), la Crocifissione (fig.i), e quella più famosa della Piccola Passione di Dürer (1510) per Pilato che si lava le mani (fig.e), la sepoltura (fig.j), la risurrezione (fig.k), l'apparizione di Cristo a sua madre (fig.l), Noli me tangere (fig.m) e l'ascensione (fig.n). La fisionomia dei volti così come i colori, con la predominanza del grigio, del verde e del blu, ricordano piuttosto le opere date a Colin Nouailher. Alcune pale d'altare o parti di pale d'altare sulla Passione di Cristo sono giunte fino a noi, la più nota è quella composta da ventiquattro tavole conservata nella Wallace Collection di Londra (inv. IIIF 250). Modellati sulla Piccola Passione di Dürer, questi piccoli piatti (10 cm x 8 cm) sono di un artista anonimo che a volte viene chiamato Master Fine in riferimento alla preziosità della sua produzione, caratterizzata dalla sua esecuzione fine e dall'abbondanza di lumeggiature in oro. Un'altra pala d'altare, composta da sole nove tavole, sempre tratte da incisioni del maestro tedesco, si può vedere alla Walters Art Gallery di Baltimora, questa attribuita al pittore di smalti Pierre Veyrier II, che fu attivo a Limoges fino al 1567 (inv.44.364). Esiste anche una serie di ventisei tavole sulla Passione di Cristo conservate dal Museo Nacional Soares dos Reis di Oporto, anch'esse largamente ispirate a Dürer e attribuite al Maestro Fine (inv.2.1 a 2.26 DIV MNSR). Infine, un insieme originale di una dozzina di tavole, la cui composizione si ispira in parte e liberamente alla serie della Passione rotonda realizzata da Lucas di Leida nel 1509, si trova al Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo (inv. HHB No. 286); queste tavole più grandi (20 cm x 16,3 cm) sono attribuite a Colin Nouailher. Questa pala d'altare di quattordici tavole è notevole per la sua rarità e il suo buono stato di conservazione. È anche un prezioso esempio dell'uso di due fonti incise per lo stesso set, anche se è noto che gli smaltatori di Limoges avevano la scelta di incrociare i modelli, dato che diverse serie di incisioni potevano circolare nei laboratori. D'altra parte, non sembra che gli storici dell'arte abbiano precedentemente notato l'uso della serie di stampe sulla Passione realizzate da Lucas di Leida nel 1521, mentre una grande lastra smaltata che illustra Gesù nell'orto degli ulivi, attribuita al Maestro NB, utilizzando questa composizione del famoso incisore olandese, è visibile nelle collezioni dell'Hermitage (inv. HHB N° 2647). Libri consultati: M. Blanc, Emaux peints de Limoges XVe-XVIIIe siècles - La collection du musée des Arts décoratifs, Paris, 2011; T. Rappé e L. Boulkina, Les émaux peints de Limoges de la collection de l'Ermitage, San Pietroburgo, 2005, cat.22 e 26.

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Pala d'altare composta da quattordici piastre di smalto dipinte in policromia con lumeggiature in oro sulla Passione di Cristo, controsmalto nero. Da sinistra a destra e dall'alto in basso, alcune scene sono rappresentate con iscrizioni: L'ultima cena con BEN[E] DISITE DOMIÑ[V]S (Benedicici, Signore), Gesù nell'orto degli ulivi, Il bacio di Giuda, L'apparizione davanti a Caifa (IHS), Pilato si lava le mani, Il trasporto della croce, La flagellazione, L'incoronazione delle spine (PILATO), La crocifissione, La sepoltura, La risurrezione, L'apparizione di Cristo a sua madre, Noli me tangere e L'ascensione. Limoges, entourage di Colin Nouailher, 1540/50 circa Altezza: 9,6 cm - Larghezza: 8,7 cm circa - Incorniciato (piccole perdite e incidenti su alcune tavole, soprattutto sull'Ultima Cena e l'Apparizione davanti a Caifa) Le composizioni di queste scene sono tratte da due serie di incisioni sulla Passione di Cristo, quella di Lucas di Leyden (1521) per l'Ultima Cena (fig.a), l'Orto degli Ulivi (fig.b), il Bacio di Giuda (fig.c), l'Apparizione davanti a Caifa (fig.d), la Flagellazione (fig.f), l'Incoronazione di spine (fig.g), il Trasporto della Croce (fig.h), la Crocifissione (fig.i), e quella più famosa della Piccola Passione di Dürer (1510) per Pilato che si lava le mani (fig.e), la sepoltura (fig.j), la risurrezione (fig.k), l'apparizione di Cristo a sua madre (fig.l), Noli me tangere (fig.m) e l'ascensione (fig.n). La fisionomia dei volti così come i colori, con la predominanza del grigio, del verde e del blu, ricordano piuttosto le opere date a Colin Nouailher. Alcune pale d'altare o parti di pale d'altare sulla Passione di Cristo sono giunte fino a noi, la più nota è quella composta da ventiquattro tavole conservata nella Wallace Collection di Londra (inv. IIIF 250). Modellati sulla Piccola Passione di Dürer, questi piccoli piatti (10 cm x 8 cm) sono di un artista anonimo che a volte viene chiamato Master Fine in riferimento alla preziosità della sua produzione, caratterizzata dalla sua esecuzione fine e dall'abbondanza di lumeggiature in oro. Un'altra pala d'altare, composta da sole nove tavole, sempre tratte da incisioni del maestro tedesco, si può vedere alla Walters Art Gallery di Baltimora, questa attribuita al pittore di smalti Pierre Veyrier II, che fu attivo a Limoges fino al 1567 (inv.44.364). Esiste anche una serie di ventisei tavole sulla Passione di Cristo conservate dal Museo Nacional Soares dos Reis di Oporto, anch'esse largamente ispirate a Dürer e attribuite al Maestro Fine (inv.2.1 a 2.26 DIV MNSR). Infine, un insieme originale di una dozzina di tavole, la cui composizione si ispira in parte e liberamente alla serie della Passione rotonda realizzata da Lucas di Leida nel 1509, si trova al Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo (inv. HHB No. 286); queste tavole più grandi (20 cm x 16,3 cm) sono attribuite a Colin Nouailher. Questa pala d'altare di quattordici tavole è notevole per la sua rarità e il suo buono stato di conservazione. È anche un prezioso esempio dell'uso di due fonti incise per lo stesso set, anche se è noto che gli smaltatori di Limoges avevano la scelta di incrociare i modelli, dato che diverse serie di incisioni potevano circolare nei laboratori. D'altra parte, non sembra che gli storici dell'arte abbiano precedentemente notato l'uso della serie di stampe sulla Passione realizzate da Lucas di Leida nel 1521, mentre una grande lastra smaltata che illustra Gesù nell'orto degli ulivi, attribuita al Maestro NB, utilizzando questa composizione del famoso incisore olandese, è visibile nelle collezioni dell'Hermitage (inv. HHB N° 2647). Libri consultati: M. Blanc, Emaux peints de Limoges XVe-XVIIIe siècles - La collection du musée des Arts décoratifs, Paris, 2011; T. Rappé e L. Boulkina, Les émaux peints de Limoges de la collection de l'Ermitage, San Pietroburgo, 2005, cat.22 e 26.

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