François Joseph KINSON (1770-1839)

Il principe Camille Borghese, duca di Guastalla, in uniforme di maggiore generale, con il vello d'oro e le insegne di Gran Croce della Legione d'Onore e la Corona di Ferro Tela, firmato in basso a sinistra, circa 1808 193 x 130,5 cm (vecchi restauri) Un rapporto sulle condizioni è disponibile su richiesta presso lo studio Camille BORGHESE, principe di Sulmona e Rossano, nato a Roma nel 1775 Era considerato il più ricco dei principi romani; la sua famiglia fu anche una delle più colpite dalle tasse imposte dai generali francesi dopo l'assassinio del generale Duphot nel 1798 Sostenitore delle idee liberali, Camille servì nell'esercito francese e nel 1803 fu chiamato a Parigi, dove sposò la sorella del primo console, Pauline Bonaparte, vedova del generale Leclerc. Questo matrimonio lo rese principe francese nel 1804 e, nel 1806, principe e duca di Guastalla. Nel 1807, l'imperatore lo obbligò a vendere la sua magnifica collezione di opere d'arte per 3 milioni in contanti, l'abbazia di Lucedio, vicino a Torino, valutata 4 milioni, e 300.000 franchi di affitto. In esecuzione di questo esproprio, il museo di Villa Borghese fu trasportato in Francia. Così Roma perse il Gladiatore, l'Ermafrodito, il Sileno, il Museo Gabrino e una serie di monumenti dell'antichità e delle belle arti. L'anno seguente (1808), Napoleone lo nominò Gran Dignitario dell'Impero e Governatore Generale dei dipartimenti di Piemonte, Genova e Parma. Stabilì la sua corte a Torino e si fece apprezzare dal popolo. Dopo l'abdicazione di Napoleone nel 1814, egli consegnò il Piemonte e Genova agli alleati. Da quel momento cessò ogni relazione con i Bonaparte e si separò da sua moglie, della quale si lamentava. Nel 1815, gran parte del suo museo gli fu restituito, ma vendette la sua terra di Lucedio, in Piemonte, e visse a Firenze e Roma. Morì a Firenze nel 1832. Provenienza: - Famiglia RAMOLINO, famiglia di Madame Mère, madre dell'imperatore Napoleone I - Félix RAMOLINO de COLL'ALTO (1897-1977) - Per discesa Mostra: - Salon del 1808. n°322. "S.A.I. Principe Borghese, Duca di Guastalla". Analisi del ritratto: Il principe Camille Borghese è raffigurato, di fronte alla campagna romana, nella grande uniforme di generale maggiore (grado al quale fu nominato il 23 gennaio 1808): - Uniforme in panno con doppia fila di ricami di foglie di quercia sul colletto e sui rivestimenti - Cintura a fascia in passamaneria d'oro intervallata da scarlatto, con nappe a tre stelle - Spalline in passamaneria d'oro con tre stelle d'argento - L'uso dell'aiguillette sembra corrispondere alla sua nomina (24 febbraio 1808) a governatore generale dei "dipartimenti a valle delle Alpi". - Bicorne in feltro color taupe, bordato con una passamaneria dorata, bordato con piume bianche. La ganse tiene una coccarda con il tricolore francese Borghese porta al suo fianco una sciabola di lusso "à la Marengo", con una cinghia da generale di divisione e una cintura di velluto ricamata con foglie di quercia e con l'aquila imperiale Il principe porta sul suo ritratto gli ordini cavallereschi di cui è titolare: - in saltire, le insegne di Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro spagnolo (promozione del 18 giugno 1805) - le insegne, la fascia e la placca di Grande Aquila della Legione d'Onore (promozione del 10 febbraio 1805) - il distintivo, la fascia e la placca di dignitario della Corona Ferrea Italiana (promozione del 20 febbraio 1806) Storia: "Il pezzo mancante I ritratti a figura intera della famiglia imperiale sono estremamente rari in mani private. Il nostro ritratto è infatti l'elemento mancante di un trittico: - Il ritratto a figura intera di Kinson di Paolina Bonaparte, principessa Borghese, noto da una fotografia scattata all'inizio del XX secolo e conservata nella Galleria Borghese. È il n°321 del salone del 1808 esposto da Kinson. Una riduzione del busto dello studio del pittore si trova ora nel Museo Napoleonico di Roma. - Il secondo elemento di questo trittico è il ritratto della coppia nel Museumslandschaft Hessen di Kassel. La coppia è raffigurata in un interno antico: Pauline è seduta nella stessa posa e vestito del suo ritratto a figura intera e Camille Borghese in una posa e uniforme identica alla nostra. Il quadro non era finito, soprattutto negli elementi di ricamo del principe o nel divano sotto il quale è seduta la principessa. - Il ritratto a figura intera del Principe, esposto da Kinson al Salon del 1808 con il n. 322, che presentiamo. La posa utilizzata da Kinson è la stessa utilizzata per il ritratto di Gerolamo Bonaparte e di sua moglie Caterina di Wurtemberg (Castelli di Versailles e Trianon)