DU BOS, Jean-Baptiste, abbé Riflessioni critiche su poesia e pittura. Sesta ediz…
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DU BOS, Jean-Baptiste, abbé

Riflessioni critiche su poesia e pittura. Sesta edizione. Parigi, Pissot, 1755. 3 volumi in-12 (166 x 95 mm) di 6 ff.n.ch., 525 pp. per il volume I; 5 ff.n.ch., 594 pp. per il volume II; 4 ff.n.ch., 427 pp. per il volume III. Vitello marmorizzato, dorso decorato, bordi rossi (legatura d'epoca). Brunet, II, 848. Sesta edizione di questo grande classico. Pubblicata per la prima volta nel 1715 in soli due volumi, l'opera vide sette edizioni consecutive nel XVIII secolo. Sempre un'opera ricercata, è stata ristampata due secoli dopo (1973). Bella edizione in tre volumi, l'ultimo dei quali contiene importanti capitoli sulla musica. Bella copia.

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CINEMA. Charles SPAAK (1903-1975). Manoscritto autografo firmato (iniziali) e 4 foto con note autografe al retro; e 53 lettere a lui indirizzate, la maggior parte delle quali L.A.S., 1938-1961. Bella serie riguardante lo sceneggiatore, con molte lettere di registi e attori.* L'Arbitrage Victor Francen. Riflessioni su una grave controversia tra Spaak e l'attore Francen, e sul destino della sceneggiatura de La Porte du large, oltre al verbale dell'arbitrato davanti a una giuria d'onore, firmato da Charles Burguet, Charles Martinelli, Georges Lourau e Jean Renoir. Foto di Spaak e Lucien Kapler (Mosca, 1958), Jacques Feyder ("al quale devo tutta la felicità della mia vita", ma con il quale ha litigato "stupidamente"), Marcel Achard in abiti accademici (con una quartina ad Achard), Spaak, Francen e Groulous, "che sognavano di produrre un film sulla vita di Rubens"...
* Philippe de Broca (autorizzazione a realizzare un romanzo su Cartouche), André Cayatte (2, di cui uno su Nous sommes tous des assassins, l'altro che deplora una spaccatura tra loro dopo la decisione di realizzare un film con Aurenche e Bost), François Chalais ("'il miglior critico' è quello che per primo viene privato del diritto di scrivere"), Maurice Chevalier, Christian-Jaque (4, amichevoli e ammirative), René Clair (2, di cui una riguardante la sua opzione su Les Musiciens du Ciel), Henri Decoin (4, che rifiuta gli schizzi a causa di un film per Jouvet, ed esprime il suo entusiasmo per Charmants garçons; più telegramma), Jean Dréville (5, su una conferenza di Spaak e sulle difficoltà di girare Normandie-Niemen in URSS), Jean Ferry (esprime la sua ammirazione), Victor Francen (la sua impressione sulla "poesia intensa e curiosa" di La Fin du jour, felice di avervi recitato con Duvivier), Lucien Kapler (in russo), José André Lacour (2), Jean-Paul Le Chanois (3), Fernand Ledoux (desideroso di produrre un'opera teatrale tratta da Premier bal), Marcel L'Herbier (violento atto d'accusa contro i pettegolezzi e le menzogne pubblicate da Spaak), Jean Meckert (4, di cui uno che rinuncia a una collaborazione), Simone Renant, Jean Renoir (2, di cui uno su La Grande Illusion e l'altro che esprime il desiderio di una nuova collaborazione con Spaak), Gilbert Sigaux (4, sostegno dopo un'accusa di plagio), Maxence Van der Meersch (4, su L'Empreinte du dieu e il possibile adattamento di Quand les sirènes se taisent), Georges Van Parys (3, sui proventi delle sue composizioni cinematografiche e sulle sue difficoltà finanziarie), Denise Vernac (sul funerale di Erich von Stroheim e sul tributo radiofonico della Spaak), Pierre Véry (su Lettre à mon juge), Bernard Zimmer (2).