ANTONIO CISERI (1821-1891), attribué Il martirio di sette fratelli Maccabei
Olio…
Descrizione

ANTONIO CISERI (1821-1891), attribué

Il martirio di sette fratelli Maccabei Olio su tela Diverse etichette sul retro Dimensioni: 57,5 x 38 cm La Strage dei sette fratelli Maccabei è una delle opere maggiori di Antonio Ciseri, dipinta tra il 1857 e il 1863 per la Chiesa di Santa Felicita a Firenze e ora al Museo Caccia di Lugano. Il quadro che presentiamo è la versione preparatoria dipinta dall'artista probabilmente intorno al 1855 e presenta alcune differenze dal quadro originale come nei colonnati o la rappresentazione di una grande scultura invece di tre figure. Condizione riportata: Usura, buchi e lacerazioni. Provenienza : Cavaliere Vittorio Furlan, Firenze Belart, Casa di vendita, Milano 1966 Collezione W. Herzog, Milano Dal 1971, collezione privata Svizzera e Monte Carlo Documentazione: - Fattura di vendita 1966 - Documento doganale svizzero 1971 - Iscrizione sulla tela: "Esposizione Internazionale d'Arte Sacra di Roma MCMXXXIV-A.XII (1934) Etichetta in alto: "Antonio Ciseri 1821-1891 I Maccabei (Bozetto = schizzo) - Proprietario: Cav. Vittorio Furlan Via le P. Umberto 28 Firenze". Etichetta "Affermo che il quadro I Sette Maccabei è un'opera autentica del Prof. Antonio Ciseri". Firmato Luigi Michelacci, Firenze 20-03-1900. - Etichetta "Penso che questo dipinto possa essere opera del Prof. Antonio Ciseri" (Firma illeggibile) - Etichetta "I Sette Maccabei è a mio parere opera di Antonio Ciseri e la considero in buona fede molto bella" firmata Garibaldo Tordi, Firenze 7 giugno 1930 Biografia : Pittore svizzero nato a Ronco sopra Ascona in Ticino, si è formato all'Accademia di Belle Arti di Firenze nello studio dei maestri Nicola e Pietro Benvenuti ma anche con Tommaso Minardi, cofondatore del purismo italiano. I suoi dipinti religiosi sono allo stesso tempo raffaelleschi nei loro contorni e fotografici nei loro effetti. Ciseri ricevette numerose commissioni da varie chiese in Italia e in Svizzera, oltre a ritratti come quello del suocero Gaetano Bianchini e l'ormai famoso ritratto di Camillo Benso, conte di Cavour. Nel 1853 aprì la sua accademia dove formò Silvestro Lega, Niccolo Cannicci e Girolamo Nerli. In seguito alla riorganizzazione delle Accademie e del patrimonio artistico italiano, Antonio Ciseri si schierò con l'Accademia di San Luca, che aborriva il modernismo.

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