AGNOLO ALLORI dit « il BRONZINO ». (1503-1572), attribué

Ritratto di Isabella de' Medici Olio su tela Contrassegnato C.P. sulla tela sul retro. Dimensioni: 67,5 x 53,5 cm "Questo magnifico ritratto dipinto dal maestro toscano nel pieno della sua maturità, appartiene alla grande serie di ritratti dipinti da Agnolo Allori, detto il Bronzino, quando il suo stile si affermava nella perfezione dei motivi regolari e cristallini. L'ovale puro del viso, che culmina nell'acconciatura molto alta, il bulbo ovale ben definito degli occhi, il rigoroso collo marmoreo, la posa statica della mano sottile, tutto contribuisce a quell'espressione di immobilità, impassibilità e bellezza quasi impersonale, che è l'inconfondibile cifra stilistica del Bronzino nel momento della sua piena maturità. Imitando i maestri fiamminghi nella sottigliezza dell'esecuzione, cosparge di piccole luci il meraviglioso colletto di pizzo, che si apre come una favola dietro la testa reale, splendente e rigida. La mano morbida accarezzata dalla luce sull'epidermide setosa e il lampo dei capelli fulvi illuminati dal sole ci mostrano come anche l'aristocratico stilista Bronzino non fosse estraneo all'influenza della civiltà giunta in Toscana nella seconda metà del XVI secolo. E per rendere quest'opera un capolavoro, l'elisione cromatica, l'armonia tra il rosso fuoco dei capelli e il viola avana del vestito che brilla nella luce, si aggiungono alla perfezione formale. Adolfo Venturi. Provenienza: Importante collezione di Luzio Crastan (fondatore dell'azienda Crastan) Galerie Fischer, Lucerna, dispersione della collezione Luzio Crastan, inverno 1967 Da allora, collezione privata ad Aarau Svizzera e Monte Carlo Documentazione: Polizza di carico Galerie Fischer, Lucerna, 2 dicembre 1967. Attestato manoscritto in italiano del professor Adolfo Venturi (1856-1941), storico dell'arte, fondatore della disciplina storico-artistica a livello universitario in Italia, il suo più grande progetto fu quello di scrivere la monumentale storia dell'arte italiana che non terminò, fermandosi al XVI secolo. Libro: Adolfo Venturi, Storia dell'arte italiana (1901-1938) 16 volumi. Biografia: Pittore manierista italiano, figlio adottivo e apprendista di Pontorno, allievo di Girolamo Genga, Agnolo Allori o di Cosimo deve il suo soprannome "il Bronzino" alla sua carnagione scura o al colore dei capelli. Il suo allievo e figlio adottivo, Alessandro Allori, aveva lo stesso soprannome. Nei primi anni aiutò il suo maestro Pontorno con commissioni importanti come gli affreschi nella Certosa del Galluzzo, ma, divenuto indipendente, fu chiamato dai Della Rovere alla Corte del Ducato di Urbino nel 1530 e lì dipinse i suoi primi ritratti. Alla cura quasi ossessiva del disegno che caratterizza le opere di Pontormo, aggiunge un trattamento molto particolare del colore, che stende in modo chiaro e compatto, quasi velato. A Pessaro, decorò la villa imperiale e poi tornò a Firenze dove Pontorno gli chiese di dipingere i ritratti di Ugolino Martelli, Bartolomeo Panciatichi e sua moglie. Nel 1539 entrò al servizio dei Medici per le decorazioni delle nozze di Como ed Eleonora di Toledo, per la quale decorò un'intera cappella in Palazzo Vecchio e di cui fece il ritratto nel 1545. I suoi ritratti offrono l'immagine ufficiale della corte dei Medici. Sono l'espressione di un potere aristocratico, libero dalle contingenze materiali. Le sue due opere chiaramente manieriste sono "La Deplorazione del Cristo morto" (1543-1545) e "L'Allegoria del Trionfo di Venere" (nella National Gallery di Londra), il cui contenuto Erwin Panofsky ha decifrato abilmente. Ha poi eseguito numerosi cartoni di arazzi. Gli dobbiamo anche il ritratto della poetessa Laura Battiferri nel 1560, seguendo i canoni imposti dalla Controriforma, ma la sua ultima opera di rilievo fu l'affresco del Martirio di San Lorenzo nella Basilica di San Lorenzo a Firenze.