Charles DICKENS.

Bleak House. Con illustrazioni di H.K. Browne. London, Bradbury & Evans, 1853. In-8 di 1 frontespizio, XVI pp., 624 pp. 38 tavole: marocchino tan, dorso a coste decorato con filettature dorate, filettature dorate sulle tavole, bordi filettati in oro, bordo interno dello stesso marocchino decorato con filettature dorate, bordi dorati, custodia (G. Mercier sr de son père 1929). Prima edizione. Una denuncia dell'assurdità dell'istituzione giudiziaria, il romanzo fu un punto di riferimento per la sua tecnica narrativa estremamente moderna. Illustrazione di "Phiz" che comprende una vignetta sul titolo e 39 tavole fuori dal testo, tra cui dieci figure in nero. Bleak House è uno dei primi libri di Dickens ad usare il chiaroscuro: "Queste incisioni scure erano il risultato della 'tintura a macchina' degli acciai, che dava un effetto equivalente a quello della 'mezza tinta'. L'acciaio è stato prima rigato con linee sottili, e il disegno è stato poi inciso sopra la riga. Dopo di che, con un ulteriore processo di 'arresto' e 'bruciatura', l'effetto di luce e ombra è stato intensificato" (Hatton & Cleaver). Una copia perfetta in marocchino decorato da Mercier. Targhetta manoscritta sbiadita su un foglio preliminare: Yannik Potter 1856. (Hatton & Cleaver, A Bibliography of The Periodical Works of Charles Dickens, pp. 274-304).