Charles BAUDELAIRE.
Salon de 1845. Paris, Jules Labitte (Imprimerie Dondey-Dupré), 1845.
In-12, 72 pp. e (1) f.: mezzo vitello, dorso liscio, frontespizio in marocchino rosso (legatura antica).
Prima edizione, stampata in una tiratura di 500 copie.
Fu pubblicato con il nome di Baudelaire Dufaÿs: quello del padre insieme a quello della madre.
Secondo il suo amico Champfleury, l'autore era deciso a distruggere tutte le copie rimanenti, "senza dubbio per paura di certe connessioni con Heine e Stendhal".
La pubblicazione non ebbe alcun riscontro.
Primo libro pubblicato: un poeta alla ricerca della "Modernità".
Seguendo le orme di Diderot, Stendhal e Théophile Gautier, Baudelaire (1821-1867) esprime le sue idee sull'arte ai Salons del Louvre. Tra i centodue artisti citati, il suo grande uomo è Delacroix, allora molto discusso: "Non è ancora dell'Accademia, ma ne fa moralmente parte".
Una buona copia.
(Pichois, Dictionnaire Baudelaire, pp. 427-428.- Clouzot, p. 43: "Molto raro e molto ricercato."-
Bibliothèque nationale, Charles Baudelaire, 1957, p. 23: "Il Salon del 1845 è composto, materialmente, come tutti i Salon dell'epoca, vale a dire che studia, classificandoli per genere, tutti i quadri esposti; ma la sua novità viene dal fatto che è scritto per lodare Delacroix da un lato, e dall'altro per cercare il pittore capace di esprimere meglio il periodo, il pittore della Modernità")