Da Elisabeth Vigée Le Bru DA ELISABETH VIGÉE LE BRUN Maria Antonietta Londra, 18…
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Da Elisabeth Vigée Le Bru

DA ELISABETH VIGÉE LE BRUN Maria Antonietta Londra, 1834 Litografia parzialmente acquerellata entro cornice da tavolo in legno dipinto in nero e oro. 40 x 32 cm

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Da Elisabeth Vigée Le Bru

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ÉLISABETH VIGÉE LE BRUN (Parigi, 1755-1842) RITRATTO DI GIOVANE UOMO Tela ovale Firmato e datato in basso a sinistra "Melle Vigée / 1775". Cornice in rovere intagliato e dorato di epoca Luigi XVI con timbro Letonne e A.Levert Ritratto di giovane uomo, tela ovale, firmato e datato in basso a sinistra "Melle Vigée / 1775", cornice in rovere intagliato e dorato di epoca Luigi XVI con timbro Letonne et A.Levert 58 x 46,50 CM - 22,8 x 18,3 IN. Provenienza Collezione del conte di Montlivault, acquisita negli anni Trenta; Sempre rimasto in famiglia. Si ringrazia Joseph Baillio per aver confermato l'autenticità di quest'opera, sulla base di una fotografia digitale. Un certificato, redatto il 2 febbraio 2024, sarà consegnato all'acquirente. L'opera sarà inserita nel catalogo ragionato delle opere di Vigée Le Brun attualmente in preparazione. Louise-Elisabeth Lebrun dipinse questo ritratto nei primi anni del regno di Luigi XVI. Ormai si era fatta un nome e il suo diario riporta non meno di settantaquattro ritratti consegnati nel 1776. Il suo primo e unico vero maestro fu il padre, il ritrattista Louis Vigée. Alla sua morte, nel 1768, fu Gabriel Doyen, pittore rinomato e suo grande amico, a incoraggiare Louise-Elisabeth a riprendere in mano il pennello. A soli quattordici anni dipingeva già ritratti a olio e a pastello. Suo padre non le aveva lasciato soldi, quindi era grazie alla sua arte che manteneva se stessa e sua madre. Insieme andarono a vedere i quadri di Rubens e "molte stanze piene di dipinti dei più grandi maestri" a Lussemburgo, oltre alle gallerie dei maggiori collezionisti parigini. Nella seconda lettera dei suoi Souvenir, scrive: "Ho copiato diverse teste di ragazze di Greuze, perché mi spiegavano i mezzi toni che si trovano nelle carnagioni delicate; anche Wandik li spiegava, ma più finemente. Devo a questo lavoro lo studio importantissimo della degradazione della luce sulle parti sporgenti della testa, degradazione che ammiravo tanto nelle teste di Raffaello? La mia attitudine alla pittura era notevole e i miei progressi furono così rapidi che si cominciò a parlare di me nel mondo, cosa che mi diede la soddisfazione di conoscere Joseph Vernet. Egli le consigliò: "Soprattutto, fai quanto più puoi dalla natura: la natura è il primo di tutti i maestri". Nel 1775, Élisabeth firmò il suo nome da nubile. Si sposò nel 1776. Nel 1778, tre anni dopo aver dipinto questo ritratto, ritrasse per la prima volta la regina Maria Antonietta in costume di corte (tela, 273 x 193 cm, Kunsthistorisches Museum, Vienna). La cornice è timbrata da Henri Létonné, maestro falegname a Parigi il 9 giugno 1773, e da Antoine Levert, falegname ed ebanista, maestro a Parigi il 14 dicembre 1774.