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Regine di Francia, Marie de Medici e Anna d'Austria. Set di 23 gettoni di bronzo

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Regine di Francia, Marie de Medici e Anna d'Austria. Set di 23 gettoni di bronzo

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Scuola francese, 1700 circa, dopo Pierre-Paul Rubens (Siegen 1577 - 1640 Anversa) "L'istruzione della regina", dal ciclo noto come "Marie de Médicis". 128,5 x 96 cm. Olio su tela Presentato in una cornice di legno, dipinta di nero e dorata, con motivi a fogliame a imitazione del gusto toscano. Provenienza : - Collezione di un'illustre famiglia di Bastia, costituita a partire dagli anni Settanta. Il nostro dipinto è una copia del secondo episodio della famosa suite monumentale di ventiquattro dipinti che illustrano, in stile eroico, la vita di Maria de Médicis (1573-1642), regina di Francia e moglie di Enrico IV. Dipinti tra il 1622 e il 1625 per una delle due gallerie - quella occidentale - al primo piano del palazzo di Maria de Médicis a Parigi, il "Palais du Luxembourg" (oggi Senato), sono oggi conservati al Musée du Louvre (394 x 295 cm, inv. 1771). Queste grandi tele, opere insolite perché interamente autografate, tappezzavano le pareti delle vetrine della galleria. In linea con l'iconografia tradizionale della pedagogia, la regina bambina (come la Vergine prima di Sant'Anna) viene istruita da Minerva, dea delle arti e delle scienze, con l'aiuto di Mercurio, dio dell'eloquenza, sceso dal cielo, e di Orfeo, poeta e musicista per eccellenza, simbolo della buona pedagogia morale utile a un futuro sovrano. Orfeo e Minerva svolgono quindi il ruolo di genitori educatori della principessa. Le tre Grazie (una delle quali incorona Maria) illustrano il necessario dialogo tra le Belle Arti, che la regina amava praticare, e la natura, tra corpo e mente. La nudità delle Grazie fu leggermente velata per un certo periodo (da prima del 1685 fino al XIX secolo), poi queste ridipinture del pudore furono ripulite in modo piuttosto brutale negli anni Sessanta del XIX secolo, suscitando molte polemiche. È interessante notare che la nostra versione testimonia lo stato "pudico" dell'opera. (rammendo recente)