ASKOS DAUNIO ASKOS DAUNIO

Forma V, tipo 19, De Juliis 1977

DATAZIONE: Subgeome…
Descrizione

ASKOS DAUNIO

ASKOS DAUNIO Forma V, tipo 19, De Juliis 1977 DATAZIONE: Subgeometrico Daunio III, IV sec. a. C. MATERIA E TECNICA: argilla depurata camoscio, ingubbiatura avorio; vernice bruna e paonazza; modellato a mano Askos con orlo lievemente svasato indistinto dal collo cilindrico, corpo globoso allungato, con estremità posteriore appuntita, fondo piatto; ansa a nastro impostata longitudinalmente sul dorso, decorato a fasce orizzontali e motivi diagonali PRODUZIONE: ceramica daunia STATO DI CONSERVAZIONE: ricomposto da frammenti, incrostato DIMENSIONI: alt. cm 18; lungh. cm 18 PROVENIENZA: raccolta privata, Bari CFR.: E. M. De Juliis La ceramica geometrica della Daunia. Firenze 1977. Il lotto, in base alla legge italiana, non è esportabile / This lot, according to Italian law, can not be exported

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ASKOS DAUNIO

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Anello etrusco-corinzio Askos. Circa 575 a.C. Con ansa a nastro posizionata sopra il foro centrale; decorazione a figure nere con umbre cotte (bruno-rossastre) costituita da un'ampia fascia accentuata di cremisi e bianco intorno alla parte superiore della parete e da una fascia ondulata sulla zona rovesciata sottostante; ampia fascia di nero (umbre cotte) all'interno dell'anello e intorno al collo sotto il beccuccio; gruppi di linee trasversali con petali sfumati intorno alla parte superiore, linee orizzontali attraverso l'ansa; intatto. Cfr. Reusser, C., Etruskische Kunst: Antikenmuseum Basel und Sammlung Ludwig, p. 24. Charles Ede Gallery Etruscan Pottery Catalogue VI nel 1982, voce 22. 349 grammi, 16,5 cm (6 1/2 in.). Acquistato dalla Charles Ede Gallery, Londra, nel 1982. Importante collezione di Palm Springs, California, USA. con Artemis Gallery, Colorado, USA, 14 luglio 2012, lotto 30 (US$2.500-3.000). Proprietà di un collezionista privato dell'Australia Meridionale, con riferimento alla collezione 14.08. Accompagnato da dettagliate pagine di catalogo del collezionista con descrizione e fotografie. La ceramica etrusco-corinzia è un'imitazione locale della ceramica corinzia, realizzata dalla fine del VII alla metà del VI secolo a.C., con una produzione concentrata nelle città etrusche meridionali di Caere, Veii e Vulci. Le forme prevalentemente utilizzate comprendono varie forme di brocche (olpai, oinochoe) e contenitori per unguenti (aryballoi e alabastra), oltre ad anfore e crateri. L'askos è il nome dato nel linguaggio moderno a un tipo di vaso greco usato per versare piccole quantità di liquidi come l'olio. Si riconosce per la sua forma piatta e per la presenza di un beccuccio a una o entrambe le estremità che poteva essere utilizzato anche come manico; di solito erano dipinti in modo decorativo come i vasi e venivano utilizzati principalmente per conservare l'olio e per riempire le lucerne. Erano ampiamente commerciati nel Mediterraneo e nelle zone limitrofe, e in Italia emergono tipi locali a partire dalla prima età del Ferro (cfr. CVA Taranto - Museo Nazionale I, pl. 1.1 (Inv. 2400) - cfr. foto a 14.08 - 3); anche CVA British Museum 7, pl. 4.4). Il significato originale di ????? è "otre", come si può notare dalle forme dei primi askoi. Questo askos presenta una decorazione dipinta unica nel suo genere, per la quale non è stato finora trovato un parallelo. Per una variante precedente di questo tipo, cfr. CVA Tarquinia - Museo Archeologico Nazionale III, pl. 27.7-8 (Inv. RC. 1892). Descritto come "italo-geometrico" e datato al terzo quarto del VII secolo; askos alto 10,2 cm, diametro 11,5 cm; vernice marrone scuro. Il collo è più lungo rispetto a quello dell'Inv.14.08 e le decorazioni sono diverse, ma per il resto si tratta di un parallelo precoce (cfr. foto 14.08 - 4 e 5). Un'altra variante di questo tipo è visibile in CVA Museo Civico d'Archeologia Ligure di Genova, I, pl. 1.2-3 (Inv. 1101). Descritto come italo-corinzio ma non datato, l'askos è alto 11,0 cm e ha un diametro di 11,5 cm; il collo è più lungo di quello dell'Inv. 14.06, l'ansa non è ricurva e le decorazioni sono diverse (cfr. foto 14.08 - 6; 7). I gruppi di decorazioni a linee orizzontali si ritrovano anche in tipi precedenti, cfr. coppa con piede della fine dell'VIII-inizio del VII secolo del Museo Archeologico della Maremma (CVA Grosetto Museo Archeologico I, pl. 26.3 (Inv. 24294)). Si veda l'askos del Museo Nazionale di Villa Giulia proveniente dalla necropoli di Polledrara a Vulci, datato al 625-600 a.C. (foto 14.08 - 8).