Missale.
Doppio foglio di un manoscritto liturgico latino su pergamena, scritto …
Descrizione

Missale. Doppio foglio di un manoscritto liturgico latino su pergamena, scritto su entrambi i lati, 1400 circa. Testo in nero e rosso, 19 righe, con 20 iniziali a linea singola in rosso e verde o blu e rosso. Iniziali in rosso e verde o blu e rosso e 1 iniziale decorativa floreale a tre righe D in blu, rosso e verde, con fleuronné. Area tipo ca. 43 x 29 cm, fol. 58,5 x 42 cm. Alcune macchie e dorature. - Viene fornito con: pergamena (maculatura) di una rilegatura in folio con data impressa 1667. Larghezza dorso 14,5 cm, altezza 43 cm, altezza rilegatura originale circa 38,5 cm. Arrotolato, danneggiato. - Brevetto a nome di Luigi XIV in un frammento di 19 pezzi (alcuni con buchi e grandi lacune), scrittura in parte sbiadita. D

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Missale. Doppio foglio di un manoscritto liturgico latino su pergamena, scritto su entrambi i lati, 1400 circa. Testo in nero e rosso, 19 righe, con 20 iniziali a linea singola in rosso e verde o blu e rosso. Iniziali in rosso e verde o blu e rosso e 1 iniziale decorativa floreale a tre righe D in blu, rosso e verde, con fleuronné. Area tipo ca. 43 x 29 cm, fol. 58,5 x 42 cm. Alcune macchie e dorature. - Viene fornito con: pergamena (maculatura) di una rilegatura in folio con data impressa 1667. Larghezza dorso 14,5 cm, altezza 43 cm, altezza rilegatura originale circa 38,5 cm. Arrotolato, danneggiato. - Brevetto a nome di Luigi XIV in un frammento di 19 pezzi (alcuni con buchi e grandi lacune), scrittura in parte sbiadita. D

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Officium Virginis Mariae secundum usum romane ecclesie. Manoscritto membranaceo, Brescia, 1480 ca. In 16mo. 106 x 80 mm. Legatura francese novecentesca “giansenista” in marocchino rosso scuro firmata “Alix” nel contropiatto anteriore, dorso a nervi con titolo in oro “Livre d’Heures”, unghiatura con doppio filetto dorato, contropiatti rivestiti in carta marmorizzata riquadrata da filetto dorato, sguardie volanti marmorizzate, tagli dorati. Fogli: 1 bianco, 101, 102 bianco. Numerazione a matita da mano posteriore, specchio di scrittura ca. 65 x 50 mm, 14 righe per pagina in lettera gotica in inchiostro nero e rosso.Opera così composta: 1 foglio bianco; Calendario, fogli 1-14; fogli 15-16 bianchi; Officio della Vergine, fogli 17-78: Salmi penitenziali e Litanie, fogli 79-96; Orazioni, fogli 97-101, foglio 102 bianco. Nove Miniature a piena pagina, numerose Iniziali filigranate dell’altezza di due righe, in oro o in blu, corredate da decorazioni che si prolungano sul margine in inchiostro rispettivamente grigio chiaro o rosso, moltissime Iniziali filigranate più piccole in oro, dell’altezza di una riga, e in blu con sottili decori in inchiostro rosso.Le miniature a piena pagina sono:Il foglio di incipit, Vergine con il Bambino entro cornice floreale con quattro figure agli angoli, i fiori policromi circondati da decori geometrici su fondo bianco;Incipit del Salmi, con un re inginocchiato che porge una corona d’oro;Sette Grandi Iniziali in oro e miniatura policroma, dell’altezza di cinque righe, entro ampia cornice con fiori e motivi fitomorfi policromi, su fondo filigranato costellato di bisanti d’oro. Splendido Officiolo Miniato con elegantissima decorazione a filigrana. Nel complesso tutta l’ornamentazione del volume è molto raffinata. Nella grande miniatura dell’Incipit Officium Verginis Marie la Vergine con il Bambino è al centro della pagina inquadrata da cornice d’oro; gli ampi margini del foglio sono finemente decorati e lumeggati con l’oro. Agli angoli quattro ritratti su fondo oro: un giovane in alto a sinistra, che appare essere San Giovanni Battista; in alto a destra un non identificato Santo, raffigurato come Vescovo della Chiesa Cattolica; sotto a destra, San Paolo con gli attributi canonici, il libro e la spada; sotto a sinistra, San Pietro con le Chiavi del Cielo. Nel tondo in oro al centro in basso il Monogramma di Cristo IHS. Relativamente all’attribuzione di Scuola e alla datazione, ricaviamo le informazioni dal Catalogo della Mostra "Tesori Miniati … di Bergamo e Brescia": alla scheda 63 è presentato un Messale della Biblioteca Civica Queriniana ms. C II 3 la cui ornamentazione e illustrazione, che si ritiene di Scuola lombarda, risulta molto vicina al presente codice: questo Messale fu fatto per la Cattedrale di Brescia. Confrontando le miniature del Messale riprodotte nel Catalogo con le miniature del nostro Codice, emerge una notevole somiglianza di stile: modo di lavorare a biacca le iniziali; fregi a filigrana con grandi fiori e viluppi di foglie e una specie di grande pistillo ocra, parti del fregio su lamine d'oro; le cornici, (che nel nostro codice sono in parte ritagliate). Disegno e colori. Anche le figure San Saturnino, Annunciazione e Salmista nell'acqua appaiono consone alla Madonna con il Bambino, ai santi nella cornice e al Salmista. Non compare il nome del miniatore ma si tratta di una bottega attiva in quegli anni in città. Nella scheda, scritta da Marubbi, vengono nominati due Breviari simili al Messale uno francescano (vendita Sotheby's London 1989, lot. 53) e uno domenicano (Christies 1990, lot. 21).Cfr. Tesori miniati. Codici e incunaboli dei fondi antichi di Bergamo e Brescia, catalogo della mostra, a cura di M.L. Gatti Perer, M. Marubbi, (Bergamo, Brescia 1995) Cinisello Balsamo Silvana Editoriale 1995, pp. 174-175. Il lotto è venduto con valido permesso di esportazione. Illuminated manuscript on vellum, Brescia 1480 ca. In- 16mo. 106 x 80mm. Twentieth-century French “Jansenist” binding in dark red morocco signed “Alix” on the front pastedown, spine with raised bands with gilt title “Livre d'Heures”, squares with double gilt border, marbled paper-covered pastedowns framed by gilt border, flying endpapers marbled, gilt edges. Sheets: Leaf 1 blank, 101 leaves, leaf 102 blank. Later hand pencil numbering, area of text approx. 65 x 50 mm, 14 lines per page in gothic letter in black and red ink.Work composed as follows: 1 blank sheet; Calendar, sheets 1-14; sheets 15-16 white; Office of the Virgin, sheets 17-78: Penitential Psalms and Litanies, sheets 79-96; Prayers, sheets 97-101, sheet 102 blank. Nine full-page illuminations, numerous watermarked Initials two lines high, in gold or blue, accompanied by decorations extending along the margin in light gray or red ink, respectively, many smaller gold Watermarked Initials, height a line, and in blue with subtle decorations in red ink.The full page illuminations are:The i

BINI, Pietro. Memorie del calcio fiorentino tratte da diverse scritture. Firenze, Stamperia di S.A.S. alla Condotta, 1688 In 4to. 234x168 mm. Legatura posteriore in mezzo marocchino verde con angoli, fregi e titolo in oro al dorso. Pagine [12], 118, 2 tavole incise in rame fuori testo. Segnatura: §⁶ A-F⁴ G-K² L⁴ M² N-P⁴ Q⁴(-Q4) R⁴ S²; la carta §3 segnata §. Carattere Italico, Greco e Romano. Iniziali ornate, Testatine e Finalini tipografici. Stemma dei Medici sul Frontespizio inciso in rame da Francesco Nacci. Le due tavole incise contengono la Veduta di piazza Santa Croce, disegnata da Alessandro Cecchini e la Pianta con gli schieramenti tattici delle due squadre all’inizio della partita. A pagina 64 Finalino inciso in rame. Sporadico lieve foxing, bell’esemplare con buoni margini. Rara edizione figurata, la più pregiata. Si tratta del più importante trattato sul gioco del calcio fiorentino, pubblicato per le nozze di Ferdinando principe di Toscana e Violante Beatrice di Baviera. I giocatori di questo gioco celebrativo erano tutti membri dell'aristocrazia fiorentina e sono tutti elencati alla fine, nelle due formazioni ‘Europei’ (colore Rosino) e ‘Asiatici’ (Colore Verde)'. Le opere di questa antologia includono una nuova edizione ampliata del "Discorso" di Bardi, originariamente pubblicato nel 1580 e che fu il primo libro stampato sul calcio. Esiste anche un trattato latino sul giuoco del gesuita G.B. Ferrari, una descrizione del gioco in versi greci di Georgios Koresios seguita da una traduzione in dialetto toscano di A.M. Salvini, e una 'Cantata in musica' di Jacopo del Borgo.Vinciana: “È noto come il gioco del calcio descritto corrisponda a quella gioconda festa che i Greci chiamavano Sferomachia e i Latini Arpasto … Ristampa assai pregevole. Le tavole sono identiche a quelle della precedente edizione ma intagliate con miglior gusto”. Gamba: «assai più copiosa di ogni altra» Il nome del curatore, Pietro di Lorenzo Bini, è in calce alla dedica, a carta §3v. Cicognara, 1570; Gamba, 99; Moreni I, 84 (nota); Pinto, Nuptialia, 462; Vinciana, 127. In 4to. 234x168mm. Later binding in half green morocco with gilt corners, gilt title and ornaments on the spine. Pages [12], 118, 2 plates engraved in copper out text. Collation: §⁶ A-F⁴ G-K² L⁴ M² N-P⁴ Q⁴(-Q4) R⁴ S²; the §3 leaf marked §. Italic, Greek and Roman type. Ornate initials, typographical head and tailpieces. Medici coat of arms on the title page engraved in copper by Francesco Nacci. The two engraved plates contain the View of Piazza Santa Croce, designed by Alessandro Cecchini and the Plan with the tactical line-ups of the two teams at the start of the match. On page 64 copper engraved tailpiece. Slight foxing, fine copy with wide margins. Rare illustrated edition, the most valuable. This is the most important treatise on the game of historic football of Florence, published for the wedding of Ferdinando prince of Tuscany and Violante Beatrice of Bavaria. The players of this celebratory game were all members of the Florentine aristocracy and are all listed at the end, in the two formations 'European' (Rosino colour) and 'Asiatic' (Green colour)'. The works in this anthology include a new expanded edition of Bardi's "Discorso", originally published in 1580 and which was the first printed book on football. There is also a Latin treatise on the game by the Jesuit G.B. Ferrari, a description of the game in Greek verse by Georgios Koresios followed by a translation in Tuscan dialect by A.M. Salvini, and a 'Cantata in musica' by Jacopo del Borgo.Vinciana: “È noto come il gioco del calcio descritto corrisponda a quella gioconda festa che i Greci chiamavano Sferomachia e i Latini Arpasto … Ristampa assai pregevole. Le tavole sono identiche a quelle della precedente edizione ma intagliate con miglior gusto”. [It is well known that the game of football described corresponds to that merry party which the Greeks called Spheromachia and the Latins called Arpasto ... Very valuable reprint. The plates are identical to those of the previous edition but carved with better taste]. Gamba: «assai più copiosa di ogni altra» [much more abundant than any other].The name of the editor, Pietro di Lorenzo Bini, is at the bottom of the dedication, on page §3v.

FONTANA, Carlo. Il Tempio Vaticano e sua origine. Templum Vaticanum et ipsius origo. Roma, Stamperia di Gio. Francesco Buagni, 1694 In-folio grande. 440x310 mm. Splendida legatura italiana coeva alle armi in marocchino rosso, decorazione à la fanfare impressa in oro ai piccoli ferri, con filetti, intricate volute, putti, brocche, ramoscelli, fiori attorno a un grande stemma centrale, dorso ornato ai piccoli ferri, dentelle interna, tagli dorati. Pagine [32], 489 [recte 491], [29]. Errori nella numerazione delle carte dei fascicoli 2C e 2E, ripetute le p. 343-344. Testo su due colonne in latino e italiano. Frontespizio e testo in cornice; iniziali e fregi xilografici. 79 magnifiche tavole incise in rame, di cui 10 ripiegate. Cuffie restaurate, usuali ingialliture sparse. Prima e unica edizione del più importante trattato di architettura sulla costruzione della Basilica di San Pietro e del Vaticano. Superbo esemplare di presentazione donato da Innocenzo XII Pignatelli al Principe Pignatelli Aragona Cortes. La legatura, riccamente decorata con le armi del Pontefice, è stata creata nell’atelier di Giovanni Andreoli nel 1694. L'opera, scritta da uno dei maggiori architetti del periodo, è divisa in sette libri che trattano del sito su cui sorge la basilica, le varie fasi della costruzione, lo stato attuale dell'edificio, ecc. Nel terzo libro è descritta e illustrata la complessa operazione dell'erezione dell'obelisco in Piazza S. Pietro, eseguita nel 1586 da Domenico Fontana. Le 79 tavole, disegnate dal Fontana e finemente incise in rame da Alessandro Specchi rappresentano vedute, piante, spaccati. Cicognara: “Questa grande e magnifica opera... l'edizione non poteva essere più nobile”. Cicognara 3731; Berlin Kat. 2678. Fowler 122. Schudt 1017. Rossetti 5091. Folio. 440x310 mm. Magnificent contemporary Italian red morocco gilt fanfare binding with the Pope's coat of arms, sumptuous fanfare decor on the covers, the design is entirely gilt worked around the central coat of arms oval with a multitude of compartments and half compartments connected by volutes and torsades, with fillets, putti, jugs, twigs, flowers all filled with a small gilt tools, spine richly gilt, inner dentelles, edges gilt. Pages [32], 489 [i.e. 491], [29]. Errors in the numbering of the papers of quires 2C and 2E, repeated the p. 343-344. Text on two columns in Latin and Italian. Title page and text within frame; woodcut Initials and ornamentes. Illustrated with 79 engraved plates, including 10 double-page or folding. Joints restored, scattered usual yellow stains, good copy. First and only edition of the most important architectural treatise on the construction of the Basilica of St. Peter and the Vatican. Superb presentation specimen donated by Innocenzo XII Pignatelli to the Prince Pignatelli Aragona Cortes. The binding, richly decorated with the arms of the Pope, was created in the atelier of Giovanni Andreoli in 1694. The work, written by one of the greatest architects of the period, is divided into seven books dealing the Vatican and the Vatican obelisk, a description of its origin, the most conspicuous ancient and modern buildings made within and outside it, including the plates from his Della trasportatione dell'obelisco vaticano published 1590. In the third book the complex operation of the erection of the obelisk in St. Peter's Square, described in 1586 by Domenico Fontana, is described and illustrated. Book VII includes a comparison of St. Peter's, the Pantheon and the Duomo in Florence. Contents: 1. Cose piu notabile della potenza Romana --2. Antica basilica --3. Trasporto dell'obelisco --4. Portici, Piazze --5. Tempio Vaticano --6. Spese --7. Pantheon & altri tempij.The 79 plates, designed by the Fountain and finely engraved in copper by Alessandro Specchi represent views, plants, cross sections.Cicognara: “Questa grande e magnifica opera... l'edizione non poteva essere più nobile”.

BROCHERO, Julián José. Patente di nobiltà di Don Luis Bermudo Soriano e Dona Antonia Ortiz De Espinosa. Manoscritto membranaceo, Madrid, 5 Maggio 1774 Manoscritto membranaceo in 4to, mm. 300 x 200. Legatura in pieno marocchino rosso con ricchissime decorazioni in oro ai piatti e sul dorso a sei nervi, al centro dei piatti le armi del Re di Spagna Carlo III. Fogli di guardia in carta marmorizzata policroma. L'interno consta di 68 carte in pergamena con testo entro doppia cornice lineare rossa, agli angoli decorazione arabescati in azzurro. Testo in spagnolo, nitida scrittura cancelleresca, inchiostro bruno. In apertura due grandi fogli miniati: il primo con due grandi stemmi, il secondo, che funge da Frontespizio, con il sigillo-stemma dei re Carlo III sormontato da corona e il nome dell’Autore, entro composizione architettonica con le due colonne della Casa Reale e il motto “Plus Ultra”. Nel testo, grandi Iniziali miniate con paesaggi, Testate figurate con i titoli, Finalini con stemmi miniati con colori vivaci e oro. Interfoliato con sete coeve a protezione delle raffigurazioni. Fuori testo un grandissimo albero genealogico risalente a Don Ignacio Bermudo Soriano, ripiegato. Bellissimo esemplare perfettamente conservato. Manoscritto araldico spagnolo del XVIII secolo, magnificamente miniato. Il documento è ufficialmente redatto e attestato da Don Julian Joseph Brochero, primo re d'armi di Spagna. Sono descritte le origini nobili delle casate Bermudo Soriano, Medina Mejorada, La Cadena, Escovar e Ortiz de Espinosa. Nel capitolo dedicato ad ogni casato è raffigurato, in sgargianti e vividi colori, il rispettivo stemma, con ricche impressioni in oro. Il re d'armi, grado principale tra quelli degli ufficiali d'armi, era il capo degli araldi ed aveva il compito di custodire gli stemmi concessi, apportando le modificazioni o aggiunte che derivavano da nuove concessioni o da alleanze matrimoniali. A tal fine provvedeva anche a registrare e correggere gli alberi genealogici delle famiglie. Alla fine del volume, la Patente di Nobiltà è garantita e controfirmata da Felipe López de la Huerta, Oficial Real Contador del real Tribunal de Cuentas de Madrid en el Reyno de España.Un manoscritto simile di Brochero, “Certificación de nobleza y escudo de armas de Bernardo Ballerino”, con medesimo frontespizio, ma senza legatura alle Armi, presso l’Archivo Histórico Nacional, CODICES, L.1415; digitalizzato in: http://pares.mcu.es/ParesBusquedas20/catalogo/show/2610353. Parchment manuscript in 4to, mm. 300 x 200. Binding in full red morocco with rich gold decoration on the covers and on the ribbed back, in the middle of the plates the coat of arm of King Charles III of Spain. Endpapers in polychrome marbled paper. Interior consists of 68 vellum leaves with text within red double linear frame, at corners arabesque decoration in blue. Text in Spanish, crisp chancery script, brown ink. In the opening two large illuminated folios: the first with two large coats of arms, the second, The second, which serves as the Title-page, with the seal-stem of King Charles III surmounted by crown and the Author's name, within architectural composition with the two columns of the Royal House and the motto "Plus Ultra." In the text, large illuminated Initials with landscapes, illustrated headpieces with titles, Tailpieces with coats of arms illuminated in bright colors and gold. Interleaved with coeval silks protecting the illustrations. Outside text a very large family tree dating back to Don Ignacio Bermudo Soriano, folded. Beautiful specimen. Spanish heraldic manuscript from the 18th century, beautifully illuminated. The document is officially drawn up and attested by Don Julian Joseph Brochero, first king-at-arms of Spain. The noble origins of the Bermudo Soriano, Medina Mejorada, La Cadena, Escovar and Ortiz de Espinosa lineages are described. The chapter devoted to each house depicts, in garish and vivid colors, the respective coat of arms, with rich gold embossing. The king of arms, the principal rank among those of the officers of arms, was the chief of the heralds and had the task of guarding the coats of arms granted, making any changes or additions that resulted from new concessions or marriage alliances. Because of this he also saw to recording and correcting the family trees of families. At the end of the volume, the Patent of Nobility is guaranteed and countersigned by Felipe López de la Huerta, Oficial Real Contador del real Tribunal de Cuentas de Madrid en el Reyno de España.A similar manuscript by Brochero, "Certificación de nobleza y escudo de armas de Bernardo Ballerino," with the same titlepage, but without Armorial binding of the King, at the Archivo Histórico Nacional, CODICES, L.1415; digitized in: http://pares.mcu.es/ParesBusquedas20/catalogo/show/2610353.