Null Scuola russa, XIX secolo.


"Natività della Vergine".


Tempera su pannello…
Descrizione

Scuola russa, XIX secolo. "Natività della Vergine". Tempera su pannello. Misure: 13,5 x 11 cm. Questa icona rappresenta il primo bagno della Vergine Maria, appena nata, da parte di due ragazze di servizio intorno ad una vasca da bagno. La scena del bagno è in primo piano e dietro appare Sant'Anna, patrona delle donne incinte, ancora nel letto dove ha partorito, che guarda amorevolmente la scena. Sul lato destro della composizione vediamo San Gioacchino, un uomo senza barba, attento a ciò che accade intorno a lui. Dietro di lei ci sono altre due serve che le offrono del cibo per aiutarla a recuperare le forze dopo il parto. Questa è un'icona russa di concezione occidentale, con uno spazio profondamente costruito e un tema narrativo molto lontano dalle immagini ieratiche di profondo contenuto simbolico tipiche dell'icona ortodossa. La rappresentazione della Natività della Vergine nell'iconografia russa risale al X e XI secolo, e divenne particolarmente importante dopo il trionfo dell'ortodossia al Concilio di Nicea II. La Natività di Maria fa parte del ciclo della Vita della Vergine, episodi narrati in alcuni Vangeli ma soprattutto in testi apocrifi raccolti ne "La leggenda aurea" di Giacomo di Voragine. Anna e Gioacchino, i genitori di Maria, erano sposati da molti anni senza concepire figli. Affinché il suo concepimento fosse immacolato, cioè senza la concupiscenza del peccato originale, avvenne quando gli sposi si abbracciarono alla Porta Aurea di Gerusalemme. Secondo i testi, è così che Sant'Anna rimase incinta e nove mesi dopo diede alla luce la Vergine Maria.

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Scuola russa, XIX secolo. "Natività della Vergine". Tempera su pannello. Misure: 13,5 x 11 cm. Questa icona rappresenta il primo bagno della Vergine Maria, appena nata, da parte di due ragazze di servizio intorno ad una vasca da bagno. La scena del bagno è in primo piano e dietro appare Sant'Anna, patrona delle donne incinte, ancora nel letto dove ha partorito, che guarda amorevolmente la scena. Sul lato destro della composizione vediamo San Gioacchino, un uomo senza barba, attento a ciò che accade intorno a lui. Dietro di lei ci sono altre due serve che le offrono del cibo per aiutarla a recuperare le forze dopo il parto. Questa è un'icona russa di concezione occidentale, con uno spazio profondamente costruito e un tema narrativo molto lontano dalle immagini ieratiche di profondo contenuto simbolico tipiche dell'icona ortodossa. La rappresentazione della Natività della Vergine nell'iconografia russa risale al X e XI secolo, e divenne particolarmente importante dopo il trionfo dell'ortodossia al Concilio di Nicea II. La Natività di Maria fa parte del ciclo della Vita della Vergine, episodi narrati in alcuni Vangeli ma soprattutto in testi apocrifi raccolti ne "La leggenda aurea" di Giacomo di Voragine. Anna e Gioacchino, i genitori di Maria, erano sposati da molti anni senza concepire figli. Affinché il suo concepimento fosse immacolato, cioè senza la concupiscenza del peccato originale, avvenne quando gli sposi si abbracciarono alla Porta Aurea di Gerusalemme. Secondo i testi, è così che Sant'Anna rimase incinta e nove mesi dopo diede alla luce la Vergine Maria.

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