GÉRICAULT Théodore (1791-1824). L.A., "Samedy soir" [ luglio ? 1822], a Mme TROU…
Descrizione

GÉRICAULT Théodore (1791-1824).

L.A., "Samedy soir" [ luglio ? 1822], a Mme TROUILLARD, rue Chantereine n° 10 à Paris; 2 pagine e mezzo in-8, indirizzo (piccolo strappo per rottura del sigillo senza intaccare il testo, e un angolo mancante in fondo al foglio dell'indirizzo senza intaccare il testo). Bella e rara lettera d'amore alla sua amante. "È dopo molti imbarazzi di ogni genere che mi è finalmente permesso di venire a prostrarmi ai suoi piedi, perché lei è veramente una creatura divina, e in coscienza non posso fare di meno. Come, infatti, posso testimoniare degnamente la mia gratitudine per le due affascinanti proposte che mi fate, entrambe destinate a procurarmi la piacevole vista della vostra persona, ma esito, non a scegliere, che è facile: se fosse possibile per voi di mettervi al posto di un gracile mortale, di scendere fino a lui! allora... Supponiamo per un momento che Venere stessa, fingendo un attaccamento sincero, mi abbia fatto chiedere di riceverla, giudicate voi stessi che imbarazzo, o che io scelga di visitarla a casa sua. Non sono mai stato lassù, lo confesso, e non so che figura faccia; ma riceverla da me è più spaventoso, se è possibile, eppure è il più saggio: così le faccio rispondere che avrò l'onore di aspettarla. Da quel momento in poi non c'è più riposo, e questo è facile da capire. Aspetto, spero, desidero e temo la sua vista, che ansia, finalmente arriva, il mio problema aumenta, mi agito e mi muovo senza pianificazione. Tutto ansimante offro un posto a sedere ma non abbastanza morbido per lei. Dea bella e ridente, perché è necessario dire qualcosa alla fine, amabile madre degli amori, consolazione dei pallidi umani a cosa posso attribuire un favore così grande, non ho nulla lo sai, non lo sono. Sciocco", disse subito, voltandosi in modo che non potessi sentire, "ma l'ho sentito, anzi l'ho proprio intuito; tutto sconcertato cerco di continuare, perché conosco il rispetto che si deve a tutto ciò che abita l'Olimpo. Illustre madre di Anchise, tenera amante di Enea, (qui sto perdendo completamente la testa), fedele moglie di Giove, degnati di avere per me le toccanti cure che hai profuso per Adone, le tue più care delizie, o... - Sciocco tre volte sciocco, furfante! A questa grandinata di insulti o solo epiteti poco lusinghieri, ad libitum, che non mi aspettavo visto che stavo facendo del mio meglio, sono caduto a terra devastato... Il solo pensiero fa rabbrividire: non rabbrividisci? A proposito, cosa farai in mare, è per motivi di salute che ci vai o ci vai solo per piacere? I viaggi di questo tipo durano sei settimane o al massimo due mesi. E se aspettassimo il tuo ritorno? Porterai il piccolo ritratto a Le Havre, Cecile verrà con te, se osassi chiedere qualcosa?

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GÉRICAULT Théodore (1791-1824).

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