Italian school; 19th century.

Scuola italiana; XIX secolo. "San Girolamo". Olio su tela. Rilegato. Presenta difetti e restauri. Manca la cornice. Misure: 39 x 34 cm. Quest'opera, che si distingue per la sua pennellata impastata molto sciolta, segue nella sua concezione pittorica, anche se non tecnicamente, modelli estetici tipici del XVII secolo. L'autore presenta un ritratto in cui è visibile solo il volto del soggetto, posto su uno sfondo neutro dai toni ocra, e di carattere indistinto. Le caratteristiche fisiche del personaggio, come la sua età avanzata, la sua barba e quel poco che si vede del suo abbigliamento, sono in linea con le rappresentazioni tipiche della figura di San Girolamo. Uno dei quattro grandi dottori della Chiesa latina, San Girolamo nacque vicino ad Aquileia (Italia) nel 347. Formatosi a Roma, fu un abile retore e poliglotta. Battezzato all'età di diciannove anni, tra il 375 e il 378 si ritirò nel deserto siriano per condurre una vita da anacoreta. Tornò a Roma nel 382 e divenne un collaboratore di papa Damaso. Una delle rappresentazioni più frequenti di questo santo è la sua penitenza nel deserto. I suoi attributi sono la pietra con cui si batte il petto e il teschio su cui medita. Anche il mantello cardinalizio (o un manto rosso), sebbene non sia mai stato un cardinale, e il leone addomesticato. Quest'ultimo proviene da un racconto della "Legenda Aurea", dove si narra che un giorno, mentre spiegava la Bibbia ai monaci del suo convento, vide un leone zoppicare verso di lui. Gli tolse la spina dalla zampa e da allora lo tenne al suo servizio, incaricandolo di badare al suo asino mentre pascolava. Alcuni mercanti rubarono l'asino e il leone lo recuperò, restituendolo al santo senza ferire l'animale.