[VEURNE - NIEUWPOORT] Verdeling sterfhuis Jacques Frans Verbeke overleden binnen…
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[VEURNE - NIEUWPOORT]

Verdeling sterfhuis Jacques Frans Verbeke overleden binnen de stede van Veurne opden 4en januarij 1745 In-folio, [43] pp, handgeschreven documento anno 1752, bruine inkt op papier. Bijgevoegd: Handgeschreven document, gedateerd 1667, inkt op papier, 3 pp in-folio, met een zegel in blindstempel van Nieuwpoort, betreffende de verkoping van beesten in Ramskapelle bij Nieuwpoort. + een ander hs. documento, gedateerd 1694, betreffende Ramskapelle bij Nieuwpoort + een schetsmatig hs. plan van dijken en kanalen in de omgeving van Nieuwpoort en Ramskapelle + een hs. brief (3 pp.) aan 'Monsieur le Maire de la Ville et port de Nieuwpoort', zonder datum maar met een briefhoofd van 'Emp. Fran.' + nog een hs. brief 'à Monsieur le Maire de Nieuport', gedateerd 1809, met 2 gaten. + nog 2 brieven uit an XIII, gericht aan de burgemeester van Nieuwpoort, de ene handgeschreven de andere gedrukt. + notariële verkoopakte, afschrift, gedateerd 1860, van een huis te Nieuwpoort + 5 afschriften van 20ste eeuwse notariële akten te Nieuwpoort + overzicht van eigendommen van Hendrik Deseck-Vandewaeter te Nieuport

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DELISE (Dominique-Jean). Documento firmato in qualità di comandante della penisola di Quiberon, controfirmato dagli ufficiali repubblicani della sua guarnigione tra cui Gabriel-Constant Maire, René-Jacques Berthelot, Jean-Henry Skjölsdarm, Louis Sujol, indirizzato alla Convenzione nazionale. Tavistock [nel Devonshire, Inghilterra], 12 termidoro an III [30 luglio 1795]. 27 pp. in folio rilegato in seta rosa; lunghe rotture alle pieghe. L'affare di Quiberon. Nel giugno del 1795, un esercito di soldati emigrati fu sbarcato da navi inglesi e, appoggiato dai Chouan, tentò un'incursione volta a provocare un'insurrezione generale. Dopo alcuni successi, tra cui la presa di Fort Penthièvre (una chiusura difensiva della penisola), i realisti furono completamente sconfitti in luglio: il forte fu riconquistato, seguito da tutta la penisola di Quiberon, e furono eseguite esecuzioni sommarie. Resoconto della cattura della penisola da parte degli emigrati. Dominique-Jean Delise, che era capo legione della Guardia Nazionale di Fougères, era stato posto a capo della guarnigione di Quiberon e si trovò al centro dell'azione: in questo documento, dapprima traccia un quadro della situazione prima dello sbarco, sottolineando l'indigenza dell'esercito repubblicano (male armato e quasi privo di cibo), poi racconta gli eventi che si svolsero a partire dall'arrivo delle navi inglesi nel porto di Quiberon il 7 Messidor (25 giugno 1795). Sottolinea l'isolamento di Fort Sans-Culotte (il nome rivoluzionario di Fort Penthièvre) a causa dell'attacco a Carnac e racconta gli scontri militari, le trattative per la consegna del forte con gli onori militari e infine la ripresa delle ostilità da parte degli emigrati in violazione della tregua ottenuta. Il comandante Delise spiega poi come, dopo essere stati sequestrati e rinchiusi con altri soldati e ufficiali repubblicani nella chiesa di Quiberon, furono salvati da un tragico destino dagli inglesi, che li fecero prigionieri il 16 Messidor (4 luglio 1795). " ... Ecco i dettagli dell'attacco che abbiamo subito. Il 12 Messidor [30 giugno 1795], verso le cinque e mezza del mattino, due fregate, una nave affondata e sei cannoniere salparono e si diressero verso i nostri forti sulla costa orientale. Due fregate e la nave rasa al suolo attaccarono il forte di Bec-Ruberenn [oggi Fort-Neuf, sopra Port-Haliguen], situato quasi all'incrocio delle linee a sud e a est di Quiberon; vi fecero un fuoco infernale. Questo battaglione, armato con quattro cannoni da 24 mm e un mortaio, ha risposto al meglio al fuoco e ha colpito il nemico, costringendolo a ritirarsi. Anche il battaglione di Port-Aliguen fu attaccato e le case vicine furono crivellate di proiettili; anch'esso rispose al fuoco, ma il suo fuoco danneggiò poco il nemico, poiché il suo calibro era troppo piccolo... Il resto dei battaglioni fu attaccato; il nemico, dopo averli ricogniti tutti, si mosse verso Fort Sans-Culotte alle dieci e mezza del mattino. Cessò il fuoco sugli altri punti. Attaccò quest'ultimo forte con grande vigore. Furono sparati più di 150 colpi di cannone. Questo forte ha risposto al fuoco solo per dimostrargli che era in guardia e che, avendo solo pezzi da 12 cannoni, voleva lasciarli avvicinare, ma il nemico ha smesso completamente di sparare a mezzogiorno. Rimanendo comunque nella stessa posizione, fino ad allora non abbiamo avuto né morti né feriti, solo un artigliere leggermente ferito alla mano e un pezzo da 24 smontato. La posizione del nemico in questi stessi punti d'attacco ci ha fatto temere che cercasse Fort Sans-Culotte per prendere la penisola in modo più infallibile. Questo timore era giustificato da un centinaio di piccole imbarcazioni piatte cariche di uomini che, seguendo le navi attaccanti, sembravano pronte a sbarcare vicino a questo forte. Allo stesso tempo, ricevetti il seguente consiglio dall'ufficiale comandante del forte: "Possiamo vedere tre colonne nemiche in caduta e le navi sembrano allinearsi davanti a noi per attaccarci. Inviateci forze e rifornimenti per resistere. Firmato Marie". In questo stato di cose, vidi che non c'era altra strada che abbandonare la costa e ritirare le forze che la presidiavano a Fort Sans-Culotte...". Un'altra copia di questo testo, firmata dalle stesse persone, è menzionata da Charles-Louis Chassin come conservata negli archivi dell'esercito, ma comprende 34 pagine di formato diverso (ƒtudes documentaires sur la RŽvolution fran aise. Les Pacifications de l'Ouest, Paris, P. Dupont, 1° vol. 1896, pp. 16-17).