LÉONARD TSUGUHARU FOUJITA (Tokyo, 1886 - Zurich, 1968).

LÉONARD TSUGUHARU FOUJITA (Tokyo, 1886 - Zurigo, 1968). "Femme nue assise, tete et bras droite levée", 1924. Disegno preparatorio per la tela "L'Amitié". Grafite su carta incollata su tela. Certificato allegato rilasciato da Sylvie Buillon. Dimensioni: 130 x 48 cm; 136 x 57 cm (cornice). La tela "L'amitié", di cui il nostro disegno è uno schizzo preparatorio, fu acquistata dallo Stato francese dallo stesso Léonard Foujita nel 1926. Attualmente conservata al Centre Pompidou di Parigi con il numero d'inventario JP387P, la tela finale raffigura due giovani ragazze con una forte eredità simbolista, lavorata attraverso una silhouette stilizzata di ombre e rilievi semplificati. Nello specifico, il nostro disegno raffigura la giovane donna de "L'amitié" in posizione seduta, che alza in alto il braccio destro avvicinandolo alla sua compagna. Come altri disegni di Foujita, il modellato è molto leggero, ma è sufficiente a dare peso e volume alla figura. Nato Tsuguharu Foujita, fu un pittore giapponese naturalizzato francese. Legato alla Scuola di Parigi, sviluppò uno stile molto personale, e fu ricettivo a varie influenze, come Gauguin e i simbolisti. La sua arte è caratterizzata dalla valorizzazione della linea sul volume, lasciando da parte l'illusionismo. Lavora con silhouette stilizzate, ombre e rilievi semplificati. Dopo aver studiato all'Università Nazionale di Belle Arti di Tokyo, Foujita si trasferisce a Parigi nel 1913. Quattro anni dopo organizza la sua prima mostra personale in quella città, e dal 1919 ripete la sua presenza al Salon d'Automne. Nel 1924 viene nominato membro dell'Accademia di Belle Arti di Tokyo, anche se visiterà nuovamente il suo paese solo cinque anni dopo, con una mostra di grande successo. Viaggia per il continente americano tra il 1931 e il 1933, per poi stabilirsi in Giappone, dove realizza diversi murales su commissione. Torna a Parigi nel 1939, ma vive la maggior parte della seconda guerra mondiale nel suo paese. Dopo un soggiorno negli Stati Uniti, Foujita torna a Parigi nel 1950. Adotta la nazionalità francese, e nel 1959 si converte al cattolicesimo, venendo battezzato con il nome di Léonard. Foujita portò alla scuola d'avanguardia di Parigi la raffinatezza e la sottigliezza dell'arte tradizionale giapponese e dell'inchiostro cinese. I suoi ritratti, nudi e paesaggi gettavano un ponte tra la tradizione orientale e la modernità occidentale, come dimostrano il centinaio di opere che compongono la prima mostra antologica in Spagna dell'artista franco-giapponese, tenutasi nel 2005 al Centro Culturale Bancaixa di Valencia. Nelle parole dell'artista stesso: "il mio corpo è cresciuto in Giappone e il mio lavoro in Francia. Ho la mia famiglia in Giappone e i miei amici in Francia. Ora sono diventato un cosmopolita di due patrie". Di educazione raffinata e di squisita cortesia, dall'aspetto attraente ed elegante, Foujita e la sottigliezza del suo tratto suscitarono l'ammirazione degli artisti del quartiere bohémien di Parigi, Montparnasse, che lo accolsero immediatamente in mezzo a loro. Non abbandonò mai la figurazione, reinterpretò i generi classici del ritratto, del nudo e del paesaggio, e si immerse nell'atmosfera di quegli "anni folli" avendo come compagni bohémien Picasso, Modigliani, Chagall o Soutine. Iniziò così una nuova tappa vitale e artistica, dopo aver vinto numerosi premi in mostre a Tokyo, aver venduto un'opera all'imperatore giapponese ed essere stato chiamato a ritrarre l'imperatore di Corea. Le sue opere sono presenti nei Musei Nazionali d'Arte Moderna di Parigi, Kyoto e Tokyo, il Petit Palais di Ginevra, i Musei di Belle Arti di Buenos Aires, San Francisco, Boston e l'Università di Harvard, e il Museo Thyssen-Bornemisza, tra molti altri.