TADAO ANDO (Osaka, 1941). TADAO ANDO (Osaka, 1941).

Senza titolo, 2015.

Serie …
Descrizione

TADAO ANDO (Osaka, 1941).

TADAO ANDO (Osaka, 1941). Senza titolo, 2015. Serie di 15 disegni a tecnica mista su carta. Firmato. Alcuni datati. Dimensioni: tra 15 x 10 cm (il più piccolo) e 23 x 16,5 cm (il più grande). Tadao Ando è un architetto autodidatta fortemente influenzato dal lavoro di Le Corbusier, formatosi principalmente nei suoi viaggi negli USA, in Europa e in Africa tra il 1962 e il 1969. Durante i suoi viaggi visitò edifici di Mies van der Rohe, Le Corbusier, Frank Lloyd Wright e Louis Kahn, cosa che influenzò chiaramente le forme e i materiali dei suoi edifici. Nel 1968 torna nel suo paese e fonda la Tadao Ando Architects & Associates a Osaka. Tra i suoi successi come architetto c'è la vittoria nel 1995 del Pritzker Architecture Prize della Hyatt Foundation. Le sue prime opere mostrano un incipiente stile postmoderno, anche se chiaramente adattato ai costumi giapponesi. Nel 1976 completa la sua prima opera Azuma House, Tadao Ando divide la casa in due volumi, uno privato e uno comune, tra i quali un cortile è destinato al "gioco del vento e della luce". La presenza di elementi naturali nelle sue opere lo accompagnerà per tutta la sua carriera. Negli anni '80, Tadao Ando balza sulla scena internazionale come esponente di spicco della nuova architettura giapponese. Di questi anni si evidenzia lo sviluppo Rokko Housing (1983-1993) con la sua Cappella sul Monte Rokko (1986), in questi edifici l'influenza di Le Corbusier in Tadao Ando è evidente nell'uso del cemento come materiale principale, anche se il trattamento individualizzato della luce dà alle sue opere un'impronta personale. Nel 1992 progettò il padiglione giapponese per l'Expo'92 di Siviglia. Una grande struttura effimera in legno. Il Museo della Foresta delle Tombe (1992) è uno spazio pieno di simbolismo in cui Tadao Ando abbandona le linee rette, ma non la freddezza del cemento. Tra le opere di spicco di Ando alla fine del secolo ci sono l'Awaji Yumebutai a Hyogo (1997) e il Museo d'Arte Moderna di Fort Worth, Texas (2000). Tra le sue opere più recenti ci sono progetti ambiziosi come il Poly Theater di Shanghai, un edificio costituito da una scatola di cemento armato, avvolta da una pelle a traliccio vetrata, e perforata da tunnel di acciaio rivestiti con pannelli di alluminio, che hanno una finitura simile al legno. Un edificio che conserva l'essenza delle opere di Tadao Ando, ma sviluppato con tecniche più moderne.

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TADAO ANDO (Osaka, 1941).

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